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Diretta | Trattato del Quirinale, audizione Cingolani

Cingolani Gas

Audizione del Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’ambito della ratifica del Trattato del Quirinale stipulato tra Italia e Francia sul finire del 2021

Alle ore 13.45, la Commissione Affari esteri, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, svolge l’audizione del Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’ambito dell’esame in sede referente del disegno di legge C. 3423 Governo, recante Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, cosiddetto Trattato del Quirinale, siglato a Roma il 26 novembre 2021.

COS’È IL TRATTATO DEL QUIRINALE

Il 26 novembre 2021 il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e il Presidente della Repubblica francese hanno firmato il Trattato per una cooperazione rafforzata tra la Repubblica francese e la Repubblica italiana, noto come Trattato del Quirinale. I due Paesi si sono impegnati innanzitutto a sviluppare “il loro coordinamento e a favorire la sinergia tra le rispettive azioni a livello internazionale”. Per questo, ha detto Draghi, “almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa”-

Italia e Francia “agiscono insieme per un’Europa più democratica, unita e sovrana” e si impegnano per “difendere i valori del progetto europeo e dello Stato di diritto”, promuovendo “una transizione dell’Unione europea verso un modello di sviluppo resiliente, inclusivo e sostenibile, nel quadro di un’economia aperta e dinamica”.

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Con questi obiettivi i due Stati “rafforzano il coordinamento nei principali settori della politica economica europea”, dalla strategia di bilancio alla transizione verde e digitale. Favoriscono inoltre “iniziative congiunte volte alla promozione della trasparenza e della partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo” e “un più esteso ricorso al sistema della maggioranza qualificata per l’assunzione di decisioni nel Consiglio”.

Roma e Parigi si impegnano a “facilitare investimenti reciproci e producono, in un contesto di bilanciamento dei rispettivi interessi, progetti congiunti per lo sviluppo di start up, PMI o grandi imprese dei due Paesi”. A livello comunitario, si guarda a “un’ambiziosa politica industriale europea orientata alla competitività globale delle imprese”.

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