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Ecco i nomi che si fanno a Palazzo Chigi per il responsabile con la stampa estera
A Palazzo Chigi si vuole affidare a un diplomatico la gestione dei rapporti con la stampa internazionale. In pole Andrea Arnaldo
Dopo un anno di governo, due G20, un G7, vari Consigli europei, bilaterali con i vari Biden, XI, Modi e Sunak, a Palazzo Chigi hanno deciso che era venuta l’ora di individuare un responsabile per curare i rapporti con la stampa estera.
Come riferito sabato dal Foglio, dovrebbe trattarsi di un diplomatico. La scelta dovrebbe ricadere su Andrea Arnaldo, consigliere d’ambasciata e attuale membro dello staff dell’ufficio del consigliere diplomatico della premier Meloni, oggi guidato dall’ambasciatore Francesco Talò.
Una soluzione interna dunque, e l’indicazione di un diplomatico potrebbe essere dettata anche in vista degli importanti appuntamenti internazionali che vedranno l’Italia protagonista il prossimo anno, a partire dall’organizzazione del G7 in Puglia.
CHI È ANDREA ARNALDO, VETERANO DI PALAZZO CHIGI
Del resto Arnaldo è un veterano a Palazzo Chigi. Da quasi dieci anni fa parte dello staff del consigliere diplomatico, come riporta il suo curriculum sul sito della Presidenza del Consiglio, con sulle spalle sei governi, un G7 (quello del 2017 di Taormina) e un G20 (nel 2021 a Roma). È stato tra i collaboratori degli ambasciatori Mariangela Zappia, Piero Benassi, Luigi Mattiolo. Tra le sue esperienze all’estero, per cinque anni – fino al 2013 – è stato primo segretario con le funzioni di Console presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado. Parla quattro lingue. C’è da capire – nel caso – se e in che modo potrà cambiare il suo inquadramento.
IN ASCESA LUCIA PASQUALINI, NEW ENTRY A PALAZZO CHIGI
Un altro nome a cui si pensa per il ruolo di responsabile per i rapporti con la stampa estera è quello di Lucia Pasqualini, new entry degli ultimi mesi e in ascesa tra i diplomatici di Palazzo Chigi. Consigliere d’ambasciata, Pasqualini ha trascorsi a New York e in Cina, dove è stata Console generale a Canton, la terza città più grande della Repubblica cinese con 13 milioni di abitanti, nel periodo più acuto della pandemia. Periodo che è coinciso con la presenza alla guida dell’Ambasciata italiana a Pechino di Luca Ferrari, attuale rappresentante della premier Meloni per il G7 e il G20 e tra i papabili a diventare consigliere diplomatico quando l’ambasciatore Talò lascerà per sopraggiunti limiti di età.
CHI GESTIVA LA STAMPA ESTERA NEI GOVERNI PRECEDENTI
Va colmandosi dunque un vuoto in un ruolo strategico nella comunicazione istituzionale, che ai tempi di Mario Draghi era ricoperto da Ferdinando Giugliano. Oggi l’ex consigliere per la stampa internazionale lavora in UniCredit con il ruolo di Head of Public Affairs & Policy. Altra pedina importante nei rapporti con la stampa estera era Nicola Lillo, anche lui passato nel frattempo a Unicredit con il ruolo di Deputy Head Group Media Relations and Head of International Media Relations.
Il governo Conte, invece, non aveva indicato un vero e proprio consigliere o un responsabile per la stampa internazionale. Con i governi Renzi e Gentiloni a curare direttamente i rapporti con i giornalisti stranieri era Filippo Sensi, nelle sue vesti di portavoce e capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio.