Il Corriere della sera anticipa la notizia delle indagini a carico dell'ex ministro Sangiuliano per…
Sugli affitti brevi le lobby mandano in tilt il Governo. Salta il decreto?
Salvini contro la stretta della ministra Santanché sugli affitti brevi, scontro nel governo e tra le categorie. L’ipotesi decreto legge potrebbe sfumare
Il decreto legge sugli affitti brevi salta? E’ questo l’interrogativo che aleggia tra i tecnici dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi dopo che Matteo Salvini si è scagliato contro la stretta sulle locazioni turistiche di breve durata proposta dalla sua collega Daniela Santanché.
Il governo adesso rischia il cortocircuito. E’ in atto uno scontro tutto interno ad ambienti, associazioni e lobby che ruotano nell’area di centrodestra. Da una parte Confedilizia (contro il provvedimento) dall’altra Federalberghi (a favore), Lega e FdI su posizioni opposte, il leader del Carroccio che stronca la riforma portata avanti dalla ministra del Turismo. Non solo. La Verità e il neo direttore editoriale di Libero quotidiano, Daniele Capezzone (su X), si schierano a favore di Confedilizia e, quindi, sulle posizioni di Salvini. Non a caso oggi il nuovo quotidiano della famiglia Angelucci intervista proprio Spaziani Testa, il presidente dell’associazione che tutela i proprietari immobiliari.
Tra l’altro, in realtà, a destare maggiore scalpore ieri sono state le parole del leader leghista per “una sanatoria delle piccole irregolarità edilizie”, dichiarazioni che hanno indotto il Corriere della Sera in apertura a titolare “Salvini rilancia il condono”, e giù la bufera politica. Parole che secondo La Stampa sono state accolte con “irritazione” in FdI, dove un dirigente sotto anonimato si lascia andare: “Ormai Salvini ne spara due, tre al giorno”.
Sono tante sfide all’interno di un’unica partita. Una commistione di interessi politici, economici e lobbistici contrastanti.
LA POLEMICA: DECRETO O DDL?
La polemica sugli affitti brevi nasce dalle indiscrezioni, emerse nei giorni scorsi, sulla possibilità che al Cdm di lunedì possa essere presentato un decreto legge del Ministero del Turismo che introduce un giro di vite. Non con un disegno di legge, sulla base del quale ad oggi era stato impostato tutto il confronto con le associazioni, categorie, sindaci, bensì attraverso un provvedimento d’urgenza. Ipotesi confermata venerdì dal deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, responsabile nazionale del dipartimento Turismo del partito e, come scrive La Verità, ‘ex amministratore di diverse strutture alberghiere affiliate a Federalberghi’. Lo ‘stretto collaboratore’ della Santanché (per alcuni un vero ministro ombra) ha chiosato: “Non è vero che il decreto legge sugli affitti breve è saltato. Da quel che mi risulta, il testo sarà pronto a giorni”.
Con questa accelerazione i sostenitori del provvedimento puntano a rendere subito operative le nuove regole, con la pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale, e a superare poi le divergenze nell’alveo parlamentare. In molti però ravvisano una certa incongruenza delle nuove norme con il carattere d’urgenza che ha il decreto legge.
LE PAROLE DI SALVINI SUGLI AFFITTI BREVI
Un’accelerazione che non è piaciuta alle associazioni del mondo immobiliare e turistico. Ieri, a un’iniziativa organizzata proprio da Confedilizia, ha tuonato il vicepremier Matteo Salvini: “La proprietà privata è sacra, frutto del lavoro e di sacrifici. E questo si applicherà anche al tema degli affitti brevi. Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile. Non penso che deve essere lo Stato a decidere eticamente cose devi fare dei tuoi tre appartamenti. Altro discorso per le grandi proprietà multinazionali”, ma “non è compito dello Stato decidere se” un affitto “lo devo fare a medio, a breve o lungo termine, siamo in un paese libero e” su questo “siamo in piena sintonia nell’intero governo, siamo allineati”.
La ministra Santanché sull’ipotesi decreto legge ancora non si è pronunciata, al momento ha parlato (per lei) solo il responsabile Turismo di FdI Caramanna. Ma dubbi emergono all’interno anche di Fratelli d’Italia. Il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti – partecipando ieri a Piacenza alla stessa iniziativa proprio di Confedilizia e proprio con Salvini – ha detto: “Ritengo che la strada sia il disegno di legge, non essendoci ragioni d’urgenza”.
COSA PREVEDE LA STRETTA SUGLI AFFITTI BREVI
La proposta elaborata dal Ministero del Turismo prevede – nei suoi punti principali – l’obbligo del Codice identificativo nazionale, la permanenza minima imposta di due notti fino una banca dati nazionale e all’aumento delle sanzioni e multe. Un provvedimento che ricalca in parte le regole restrittive in vigore dal 5 settembre a New York City, introdotte per arginare il fenomeno AirBnb. La proposta è stata bocciata dalle associazioni dei proprietari di casa, perplessità sono state espresse dai Comuni mentre gli albergatori auspicano un iter rapido. Molto probabilmente l’ultima parola spetterà alla premier Giorgia Meloni.