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Ecco il manifesto dei garantisti, Enrico Costa prova a unire le opposizioni e la maggioranza
Nel bel mezzo della crisi del Terzo Polo, scontata secondo molti, finita male all’evidenza di tutti, il deputato di Azione lancia il gruppo dei garantisti. Tutti i nomi dei primi aderenti
Un manifesto, un raggruppamento politico, a difesa del garantismo. Enrico Costa, Azione, lancia il fronte che può porsi come primo vero comun denominatore tra maggioranza e opposizioni.
Ecco di cosa si tratta.
ENRICO COSTA PRESENTA IL MANIFESTO DEI GARANTISTI
La proposta è arrivata la scorsa settimana insieme a Roberto Giachetti di Italia Viva, proprio nei giorni dello strappo più social possibile del mondo politico. Quello tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, verso la fine del progetto del Terzo Polo.
E, al netto delle forzature che provano a tirarsi avanti in queste fasi successive agli screzi via twitter, l’esperimento del partito unico sembra davvero senza possibilità di rinascita. Neppure con una guida femminile.
Intanto, però, può nascere un vero comune denominatore. Non solo tra i libdem, ma addirittura per tutto l’arco parlamentare. O quasi. “Ecco due deputati del Pd, Luciano D’Alfonso e Marco Lacarra, abruzzese il primo, pugliese il secondo”, scriveva qualche giorno fa Liana Milella su Repubblica.
Mettendo in fila i primi diversi profili di chi ha già aderito al progetto. “Il fronte dei “garantisti” – che faranno da sponda alle preannunciate riforme del Guardasigilli Carlo Nordio – vede schierati anche Forza Italia con il vice presidente della Camera Giorgio Mulè e con il vice presidente della commissione Giustizia Pietro Pittalis”. Ma ci sono anche i meloniani Dario Iaia e Ylenia Lucarelli, Simonetta Matone della Lega, Maurizio Lupi di Noi con l’Italia e Riccardo Magi, +Europa. “Ma anche Filiberto Zaratti di Avs”.
L’OBIETTIVO
Una zona franca, l’ha definito Costa. Un argine al giustizialismo politico, mediatico e giudiziario per “tutelare e attuare i principi costituzionali alla base dello stato di diritto”.