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Elena Basile, chi è (e chi non è) l’ex ambasciatrice tra Orsini e Vannacci

Basile Travaglio

C’è chi la definisce la ‘nuova Orsini’ e chi un altro ‘caso Vannaci’, le presenze in tv dell’ex ambasciatrice Elena Basile fanno discutere media e social

“Ogni guerra ha l’Orsini che si merita. A questo giro ci tocca l’ex ambasciatrice Elena Basile”, così Massimo Gramellini nell’incipit della sua rubrica ‘Il caffè’ sul Corriere della sera che oggi ha voluto titolare ‘Ostaggi di Basile’. Lei è l’ex diplomatica/scrittrice al centro del dibattito sui media in questi ultimi giorni, ricercatissima dai talk show (in particolare su La7) per parlare della guerra in corso a Gaza.

GLI SCONTRI DI ELENA BASILE CON CAZZULLO E FORMIGLI

Proprio in due trasmissioni della rete di Urbano Cairo, è stata protagonista di altrettanti violenti scontri verbali. Mercoledì sera con Aldo Cazzullo nel corso della trasmissione Otto e Mezzo; giovedì sera invece con il conduttore di Piazzapulita Riccardo Formigli in una puntata culminata con i saluti anticipati dell’ex ambasciatrice.

Alla base degli attriti le affermazioni e le tesi della Basile. Da Lilli Gruber ha sostenuto che il fatto che ci siano “pochissimi ostaggi americani è una brutta notizia, se fossero tanti gli ostaggi credo che gli Stati Uniti potrebbero avere quel ruolo di moderazione…”. Ieri da Formigli ha lasciato la trasmissione dopo varie interruzioni e dopo aver affermato: “Credo in un giornalismo che non fa spettacolo ma che cerca risposte… Lei mi ha pregato di venire qui, altrimenti non sarei venuta”.

Elena Basile tra il 2022 e il 2023 con lo pseudonimo ‘Ipazia’ ha firmato sul Fatto quotidiano numerosi articoli sulla guerra in Ucraina nei quali ad esempio scriveva “chi ha stabilito l’assioma per cui l’Ucraina è uno Stato democratico che combatte contro una dittatura?”.

Stefano Cappellini su Repubblica riferisce che “alla Farnesina del fenomeno Basile parlano come di un altro caso Vannacci: cioè un funzionario di rango medio-basso che ha deciso di sfogare altrimenti il risentimento per gli esisti di una carriera non in linea con il talento autopercepito”.

IL DIBATTITO SUL TITOLO DI AMBASCIATORE

La Basile in questi giorni è stata anche presa di mira sui social perché – nonostante Lilli Gruber la chiami ‘ambasciatrice’ – di fatto non è mai stata un’ambasciatrice di rango.
Tant’è che ieri è intervenuto con una nota il Sindacato dei diplomatici italiani (Sndmae) precisando che non è “mai stata promossa al grado di ambasciatrice”.

“La Dott.ssa Basile – prosegue la nota – si è infatti dimessa dalla carriera diplomatica con il grado di Ministro Plenipotenziario, e sebbene, dopo aver servito a Tananarive, Toronto, Budapest e Lisbona abbia svolto nel corso della sua carriera anche le funzioni pro tempore di Capo Missione in Svezia e Belgio non è mai stata promossa al grado di Ambasciatrice. Non si tratta di una mera distinzione formale ma di una corretta informazione del pubblico, dal momento in cui l’appellativo di Ambasciatore/Ambasciatrice incide direttamente sulla percezione dell’autorevolezza dell’interlocutrice”.

Lo stesso Ettore Sequi, ex direttore generale della Farnesina, su X spiegava: “C’è una certa confusione sull’uso del titolo Ambasciatore. Si possono chiamare così: 1) gli Ambasciatori di grado che hanno raggiunto il massimo livello della Diplomazia, anche dopo il loro collocamento a riposo. Quelli in servizio attivo sono solo una ventina. 2) i Diplomatici -anche di grado più basso- nel periodo in cui sono a capo di una Ambasciata, di solito medio-piccola. Quando però finisce quel preciso incarico sono di nuovo definiti con il grado -inferiore- che hanno realmente (es.: Ministro Plenipotenziario, Consigliere d’ambasciata)”.

Poi il commento finale: “Vari ‘non Ambasciatori di grado’ (alcuni anche noti: ne conto almeno 3) “tollerano” essere chiamati ‘Ambasciatore’ anche se in realtà non lo sono. Ma non si può pretendere che tutti conoscano riti e liturgie del Ministero degli Esteri!” Chissà chi sono i tre (non) ‘ambasciatori’..

LA RISPOSTA DI ELENA BASILE: MACCHINA DEL FANGO

Sempre su X, Basile replica alla nota del sindacato dei diplomatici: “Sono stata la prima ministra plenipotenziaria donna Ambasciatrice a Bruxelles I miei predecessori Min Plen uomini con funzioni di Ambasciatore come sottoscritta. Prassi :ambasciatori di funzione sono chiamati Ambasciatori. Tutti. Burocrazia ridicola, meschina. Macchina del fango”.

 

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