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ESCLUSIVA POLICY – Ecco il Piano Vaccini della Fase 2

Piano Vaccini

Sedici pagine: il Piano Vaccini, accusato di essere in ritardo, si fa vedere solo a tarda sera e Policy Maker è in grado di anticiparvelo

Arriva in zona Cesarini il Piano Vaccini che Policy Maker è in grado di anticiparvi in anteprima nazionale, qui. Un piano arrivato con grave ritardo se si considera che oggi è già iniziata in diverse Regioni d’Italia la fase 2, ovvero la vaccinazione degli over 80.

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Si tratta del testo che sarà esaminato domani in una Conferenza Stato-Regioni straordinaria per entrare nel vivo della campagna vaccinale dell’intera popolazione del Paese. Il piano vaccini in questione va a completare il Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 2 dicembre 2020 (aggiornato con Decreto 2 gennaio 2021), elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa.

COSA PREVEDE IL PIANO VACCINI?

Secondo quanto annunciato tre giorni fa dal Commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, domani, martedì, dovrebbe avere inizio domani la campagna di vaccinazione degli under 55, in netto anticipo sui tempi ma solo perché l’AIFA ha sconsigliato agli over 55 la vaccinazione con le dosi di AstraZeneca, pertanto quelle scorte saranno dirottate sulla popolazione meno a rischio.

Il vaccino di AstraZeneca, mentre scriviamo, dovrebbe raggiungere i 293 centri di somministrazione. Le somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani, e quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazione inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e se ne aggiungeranno progressivamente altri decisi dalle Regioni come i palazzetti dello sport e locali multifunzione. A questi si aggiungeranno anche le ben note primule.

Entro marzo, per Arcuri, “potremmo avvicinarci alla vaccinazione di 7 milioni di italiani”. Ritardi inevitabili, come ha ammesso lo stesso Commissario: “è quello che si può fare” visto che nel primo trimestre l’Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. “A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi – ha concluso Arcuri – quando ne avremmo dovute avere 28 milioni”.

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