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Perché Sanremo può essere il de profundis per le ambizioni di Giampaolo Rossi
Il dg della Rai Giampaolo Rossi rischia più di Roberto Sergio a Sanremo?
Il festival di Sanremo comincia già dopo l’Epifania e finisce almeno una settimana dopo il sabato della finale. La kermesse ligure, edizione 2024, ha preso il via sul palco dell’Ariston martedì sera e ha già scatenato dibattiti e polemiche politiche. Tra queste, quella della probabile presenza degli agricoltori che da settimane bloccano le strade d’Italia e dell’Europa per protestare contro il Green Deal. Lato governo, però, non c’è tutta questa sicurezza che l’invito già annunciato dal conduttore Amadeus possa far bene all’immagine dell’esecutivo. Lato Rai, invece, c’è da capire se davvero sono in corso prove di ricambio al vertice con Giampaolo Rossi al posto di Roberto Sergio.
Tutti i dettagli.
I TRATTORI ANDRANNO A SANREMO?
Come racconta Repubblica, la premier Meloni e il ministro Lollobrigida si rendono conto della varietà del movimento agricolo e temono che sul palco dell’Ariston non arrivi tanto il messaggio contro “un’Europa cattiva” ma piuttosto quello che neppure un governo sovranista, nazionalista di destra come quello in carica a Roma sta difendendo una categoria del settore produttivo agricolo.
Mentre dal Masaf si lavora per risolvere la questione Irpef e non solo, c’è anche da tenere in conto che ieri Ursula von der Leyen – presidente della Commissione europea – ha confermato che Bruxelles ha stoppato la proposta di legge sul ritiro del 50% dei pesticidi. La stessa von der Leyen da tempo va a braccetto con Meloni confermando i dietrofront su numerose questioni green avanzate dall’Unione: nucleare, case green, pesticidi, caldaie.
La questione agricola, dunque, è solo l’ultimo tassello di un puzzle verde complicato che intreccia interessi continentali e nazionali. Gli agricoltori dello stivale andranno a Sanremo per ribadire quanto dimostrato già a bordo dei loro trattori per le strade da fine gennaio ad oggi? Ancora non si sa. Poco fa, intervenendo a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, l’agricoltore Cristian Belloni ha confermato che dopo l’annuncio di Amadeus non v’è certezza sulla data della partecipazione.
GIAMPAOLO ROSSI HA PIU’ DA PERDERE
Venendo alla questione Rai, la vicenda degli agricoltori si lega a un tema di fondo già parecchio “chiacchierato” in questi mesi a livello mediatico: l’avvicendamento ai vertici di viale Mazzini, con Giampaolo Rossi (attuale dg) a prendere il posto di Roberto Sergio nel ruolo di amministratore delegato.
E allora, quale miglior test di Sanremo per verificare rumors, tendenze e ambizioni? L’era Amadeus all’Ariston ha portato il festival della canzone italiana su una dimensione sempre più giovanile in termini musicali, con il contorno dello spettacolo disegnato ai sensi della leggerezza ma anche del dibattito sulle questioni più calde della scena nazionale politica e sociale, inanellando numeri di ascolto sempre più alti.
Ecco quindi che in caso di successo anche dell’edizione 2024, tutto il tema della staffetta Rossi-Sergio andrebbe a monte. Un mancato avvicendamento che avrebbe anche un significato politico: vale a dire, Sanremo resta una festa nazional-popolare e quale miglior ad a viale Mazzini se non Sergio, uomo Rai dal 2004 e democristiano doc a guidarlo dall’alto. In più è una figura che sa muoversi anche in un contesto pop, basti vedere gli sketch con Fiorello a Viva Rai 2.
Giampaolo Rossi, uomo Fdi della Rai, invece, avrebbe da perdere dalla scivolossissima vicenda dei trattori al teatro Ariston, specie se si confermassero i timori di Meloni e Lollobrigida raccontati da Repubblica.
MA PER FIORELLO (E NON SOLO) ROSSI E SERGIO VANNO A BRACCETTO
Eppure, lo stesso Fiorello ha spiegato che i due massimi dirigenti Rai camminano a braccetto, a Sanremo. E anche i comunicati, ormai, li fanno congiunti: “Quello andato in scena ieri sera sul palco del Teatro Ariston – hanno detto Sergio e Rossi – è stato uno spettacolo straordinario che non è semplice ‘intrattenimento’ o una rassegna di canzoni: intorno alla musica, Amadeus, insieme a Marco Mengoni e con la complicità di Fiorello, ha costruito uno spettacolo fatto di leggerezza, ma capace anche di offrire spunti di riflessione sul tempo nel quale viviamo, sulle sue luci e sulle sue ombre”.
“Ad Amadeus, insieme a un grande ‘in bocca al lupo’ per il prosieguo del Festival – hanno aggiunto Sergio e Rossi – va il nostro ringraziamento per essere, come Direttore artistico e padrone di casa, un grandissimo interprete dello spirito del Servizio Pubblico, capace di includere, di divertire, di parlare un linguaggio veramente universale e di liberare tutta l’energia della musica. Davvero per tutti. E un grazie a tutte le donne e gli uomini della Rai che sono dietro questa immensa macchina produttiva, quasi unica in Europa. Sono loro la nostra vera forza. Grazie, infine, a tutti i giornalisti che finalmente – dopo tre anni difficili – sono tornati in gran numero a questo Festival e contribuiscono al suo racconto e al suo successo”.
Nel frattempo, mentre si organizza la manifestazione dei trattori che potrebbe tenersi la settimana prossima al Circo Massimo a Roma, il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo fa sapere di aver accettato la proposta del direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston