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Giustizia, PMI, modello Genova. L’agenda Draghi per far ripartire il Paese

Fatto Draghi

Nessuno può sapere cosa stia dicendo il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, durante le consultazioni, ma in base alle voci che fuoriescono da Montecitorio possiamo stilare una possibile agenda con tutti gli interventi

Uno dei punti della futuribile agenda di Mario Draghi se riuscirà a insediarsi a palazzo Chigi riguarda senza dubbio la pubblica amministrazione: dovrà funzionare meglio da subito. Secondo quanto avrebbe detto il premier incaricato ai partiti, occorre una riforma della pubblica amministrazione e del fisco a 360 gradi, che lambisca anche il processo civile e intervenga sui tempi del processo penale. Lo conferma anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che al termine del secondo giro di consultazioni ieri ha dichiarato: “Mi fa piacere che il professor Draghi abbia citato il modello Genova, con burocrazia zero, mi fa piacere che abbia condiviso la nostra idea”.

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L’agenda Draghi sul lavoro

L’agenda di Draghi non può fare a meno di prendere in considerazione interventi sul mondo del lavoro. Sul tema il premier incaricato avrebbe detto di essere pronto a intervenire attraverso una razionalizzazione dei sussidi, la creazione di nuovi posti anche con investimenti pubblici, riaprire i cantieri, aiutare le piccole e medie imprese con i ristori, mettere le banche nelle condizioni di aiutare le imprese.

Mes e tasse?

Per capire cosa Draghi intenda fare su due questioni delicatissime come il MES sanitario, ovvero quei 36 miliardi messi a disposizione dall’Europa a tasso di interesse agevolate e la necessità di batter cassa per riportare in carreggiata il rapporto deficit/PIL, occorre stare alle parole di Vito Crimi, numero 1 dei 5 Stelle e di Salvini. Quanto al MES, Crimi sostiene che Draghi “non l’ha nemmeno mai nominato”, quanto alle tasse Salvini ritiene che abbia escluso di aumentarle “e mi va bene così”, ha detto il leader del Carroccio.

Del resto grazie a Giorgia Meloni sappiamo invece che Salvini ha dovuto incassare un no secco sulla flat tax: “Draghi ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno e immagina un sistema progressivo e esclude la flat tax”.

La campagna di vaccinazione

Le prime pagine dell’agenda di Draghi saranno occupate dalla campagna di vaccinazioni, così come indicato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo quanto Policy Maker ha appreso, Draghi avrebbe detto che occorre approntare una logistica che non corra il rischio di rivelarsi inadeguata soprattutto nelle zone del Paese più arretrate e la necessità di assumere più personale.

L’agenda di Draghi di oggi

Ma poi c’è pure l’agenda Draghi immediata, quella vera e propria, di carta, con tutti gli appuntamenti del presidente del Consiglio incaricato nella giornata di oggi, interamente dedicata alle parti sociali, i rappresentanti delle categorie produttive, delle autonomie locali e dell’ambientalismo.

Alle 10.30 Draghi riceverà i rappresentanti della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, dell’ANCI e dell’UPI. Alle 11 sarà la volta dell’ABI, alle 11.20 dell’Ania, alle 11.40 di Confindustria, alle 12.10 di Confapi. Alle 12.30 verranno consultati insieme CGIL, CISL e UIL; alle 13.15 l’UGL, alle 14.45 Unioncamere; alle 15.05 Coldiretti e Agrinsieme; alle 16 Confesercenti; alle 16.20 Confartigianato, CNA e Casartigiani; alle 16.55l’Alleanza delle cooperative italiane. Infine, alle 17.30 toccherà a WWF Italia, Greenpeace Italia e Legambiente.

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