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Nuova fumata nera al Gse. Tutto rinviato a lunedì

Commissariamento Gse

Alla base del nulla di fatto i dubbi del ministero dell’Economia sui profili presentati per la carica di presidente e la speranza dello stesso dicastero di nominare una figura Istituzionale di garanzia

Nuova fumata nera per la nomina del presidente del Gse. Malgrado i richiami in settimana del sottosegretario al Mise Davide Crippa, non si è trovata la quadra sul nome del nuovo vertice del Gestore dei servizi energetici, rinviando la questione a lunedì 8 ottobre.

LE RAGIONI DEL RINVIO

Le ragioni del rinvio sarebbero da attribuire ai dubbi del ministero dell’Economia sui profili presentati per la carica di presidente e alla speranza dello stesso dicastero di nominare una figura Istituzionale di garanzia che sia in grado di guidare l’ente negli importanti compiti che svolge soprattutto nel settore delle rinnovabili viste anche le vicende giudiziarie in corso sui certificati bianchi.

GSELA RAGIONI DELLE FUMATE NERE SU MONETA

Il nome più accreditato negli ultimi tempi per la carica di presidente è quello di Roberto Moneta, attuale Direttore del Dipartimento Unità Tecnica Efficienza Energetica di Enea. Alcuni fonti vicine al dossier raccontano però di dubbi da parte del Mef sulla figura di Moneta per l’incarico in Agenzia che svolge sui Titoli di Efficienza energetica (TEE) di competenza diretta del Gse, sul ruolo che Enea potrebbe ricoprire sulla promozione delle rinnovabili che chiede da tempo e che oggi è in capo al Gse. Ma anche sull’incarico all’interno del Comitato di Gestione di Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali) che a sua volta eroga fondi al Gse e sul fatto che in qualità di esperto Enea ha svolto consulenze per numerosi operatori. In queste ore circola, comunque, anche il nome di Sergio Santoro, presidente di sezione del Consiglio di Stato, caldeggiato dal ministro Giovanni Tria, che qualche giorno fa, a chi gli chiedeva lumi sul Gse rispondeva: “Abbiamo bisogno di un nome di alto profilo”.

CADE NEL VUOTO L’APPELLO DEL SOTTOSEGRETARIO CRIPPA

Non sono valse a nulla, insomma, i richiami del sottosegretario Crippa alla vigilia dell’ennesimo buco nell’acqua: “Vorrei ricordare che il GSE è una figura chiave della governance dell’energia. Oltre a gestire le principali forme di incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sovrintende e coordina i due principali meccanismi di promozione dell’efficienza energetica: i Certificati bianchi ed il Conto termico. Inoltre, controlla due società pubbliche che svolgono servizi fondamentali per i clienti finali dell’energia quali l’Acquirente Unico ed il Gestore del Mercato Elettrico oltre all’RSE che è l’ente che gestisce la Ricerca di Sistema del Settore Elettrico. Tutto questo lo fa con i fondi che provengono dalla bolletta energetica pagata dai cittadini i quali sono i principali finanziatori dei 16 miliardi di euro gestiti dal GSE”, le parole di Crippa.

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