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Hackerato l’account di Conte: compare messaggio per cacciare Renzi

Conte storia hacker

Sulla pagina Facebook dell’account di Giuseppe Conte compare una storia sopra le righe contro il leader di Italia viva: per Palazzo Chigi la colpa è di un hacker

La politica italiana sembra conservare la propria attitudine di trasformare momenti delicati in farsa. E così, il clou di una crisi di governo nata peraltro sui temi della cybersecurity e dello spionaggio, si risolve con l’account social del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, violato da qualche buontempone di turno, forse persino un hacker di quelli veri (così dicono da Palazzo Chigi per darsi un tono) che subito ne ha approfittato per pubblicare una storia perfettamente attuale, benché poco istituzionale, in cui comparivano i visi di Conte e di Matteo Renzi contrapposti e la didascalia: “Se vuoi mandare a casa Renzi e supportare Conte, iscriviti al gruppo”, con tanto di swipe out e link in calce. Ma, appunto, si trattava solo dello scherzo di un hacker col senso dell’umorismo.

COSA DICE PALAZZO CHIGHI SULL’ACCADUTO

Insomma, Conte non rischia di perdere solo le chiavi di Palazzo Chigi, ma per qualche ora, in attesa di valutare se abbia ancora il controllo della maggioranza, non ha più avuto a disposizione gli accessi dei propri profili social. “Alcuni minuti fa sulla pagina Facebook ufficiale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è apparsa una storia che non è mai stata autorizzata né da Conte né dal sottoscritto e che pertanto è stata immediatamente rimossa”. È quanto è corso a dichiarare il responsabile editoriale web e social media del Presidente del Consiglio, Dario Adamo.

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L’ACCOUNT DI CONTE IN MANO AGLI HACKER?

Naturalmente Palazzo Chigi ha preso le distanze dalla storia caricata dall’hacker sul profilo di Conte: “Si tratta infatti di contenuti da cui il Presidente del Consiglio ed il suo staff comunicazione si dissociano totalmente, poiché in contrasto con il modo di pensare e di intendere la politica da parte del Presidente Conte, che ha sempre avuto come punto di riferimento il ‘rispetto della persona’, anche di coloro che, nell’ambito del confronto politico, possono ritrovarsi su posizioni diametralmente opposte”. Quindi “Stiamo facendo tutte le verifiche interne per accertare come sia potuta avvenire la pubblicazione di un simile contenuto. Non si esclude, al momento, l’ipotesi di un tentativo di hackeraggio da parte di qualcuno che in un momento così delicato come questo potrebbe aver agito intenzionalmente per danneggiare l’immagine del Presidente”. Non è dato sapere dove conducesse il link del “clicca qui” e se nascondesse possibili malware per chi vi ha cliccato.

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