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Il termovalorizzatore mette in crisi il Pd? Il no alla mozione M5S, la posizione di Annalisa Corrado
Continua la battaglia nell’opposizione sull’impianto di gestione e smaltimento rifiuti a Roma. Quale linea c’è nel Pd di Schlein
Il termovalorizzatore è sempre più al centro del dibattito romano ma anche politico tra Pd e M5S. Se i grillini, guidati da Giuseppe Conte, vogliono discutere il tema e hanno inserito un ordine del giorno nella discussione sul decreto Pnrr, dall’altro lato la linea Elly Schlein non sembra ancora molto chiara. Anche se oggi la leader ha detto: “Il termovalortizzatore è una scelta che era già stata presa dall’amministrazione di Roma. Questo è successo ben prima che si insediasse questa segreteria. Non era oggetto del nostro programma per le primarie”. E ancora: “A noi interessa oggi accompagnare l’amministrazione su tutto ciò che deve venire prima: un progetto di economia circolare. Come diminuire i rifiuti, aumentare la raccolta differenziata. Questa è l’idea. L’amministrazione ha già fatto una scelta”.
Sulla carta è vicina alle posizioni pentastellate ma in pratica deve fare i conti con un partito di centrosinistra che rende conto a tante anime, anche riformiste e favorevoli all’impianto. Come lo è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, Pd. Anche se all’origine della sua non troppo convinta candidatura a primo cittadino della Capitale il tema non era nel programma e fu ben accolto soltanto al secondo giro su stretto consiglio dell’allora sfidante alla poltrona del Campidoglio Carlo Calenda.
Insomma, il termovalorizzatore stando a Gualtieri si farà. Il M5S è fermamente contrario, non da oggi. E il Pd? Chi lo sa. “Immagino che voteremo contro agli ordini del giorno sul termovalorizzatore ma ciò non vuol dire che non continueremo a coltivare il dialogo con le opposizioni su una materia più vasta come quella del clima”, ha glissato Schlein. Un po’ qui e un po’ là.
L’AMBIGUITA’ DEL PD SUL TERMOVALORIZZATORE
Parlando con Fabio Fazio a Che tempo che fa, la nuova segretaria ha provato a cavarsela con un generico “ci confronteremo con gli amministratori locali, chiederemo maggiore impegno su alcuni temi”.
La futuribili del tema è stata raccolta anche da altri, nel Pd. Lo sport del momento sui temi caldi, come questo, è parlare al futuro.
I PIU’ CONTRARI DENTRO AL PD: SANDRO RUOTOLO E ANNALISA CORRADO
Ma, sempre dentro al Pd, ci sono figure scelte da Schlein per la sua segreteria che sembrano essere molto più chiari. E più esplicitamente vicini alle posizioni grilline.
Il già senatore napoletano Sandro Ruotolo ha proposto un referendum, Annalisa Corrado – nominata come referente della direzione del partito per la conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030 – ha invece detto che “preferisco parlarne dopo la Direzione e la riunione della segreteria”.
LE PAROLE DI ANNALISA CORRADO SUL TERMOVALORIZZATORE
Molto più chiare apparivano le sue posizioni mesi e anni fa. In una intervista a Beleaf Magazine di due anni fa, ad esempio, diceva nettamente che “per una virtuosa e corretta gestione dei rifiuti, è urgente e necessario costruire impianti di recupero e trasformazione delle materie ricicliabili e di trattamento della frazione organica dei rifiuti (come i bio-digestori, in grado di produrre bio-metano che sostituisce il metano fossile). Costruire gli impianti, moderni, virtuosi e sostenibili, è l’unica strada reale per bloccare chi vuole costruire nuovi inceneritori (quelli si, da avversare totalmente) o aprire nuove discariche”.
Ad oggi, invece, questa contrarietà non è ancora così netta. Dentro al Pd.
CHI E’ ANNALISA CORRADO
Ecco la biografia di Annalisa Corrado.
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