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Habemus segreteria, ecco i nomi per il Pd di Elly Schlein

Pd Segreteria Di Partito

Venti nomi di peso per tenere insieme tutte le anime del partito, un governo ombra per la vincitrice delle primarie ma senza vice 

Una lunga trattativa, nel corso della quale sono state vagliate, e si è cercato di dare soddisfazione, alle posizioni di tutte le numerose correnti del Partito democratico. La segretaria Elly Schlein e il Presidente del partito Stefano Bonaccini sembra che abbiano trovato la quadra per la composizione della segreteria del Partito democratico.

BOCCIA E BARUFFI SHERPA DEL “GOVERNO OMBRA”

Gli sherpa sono stati, da una parte, il capogruppo al Senato Francesco Boccia, dall’altra il sottosegretario emiliano Davide Baruffi. Una squadra numerosa, con almeno 20 membri, 5 dei quali assegnati alla minoranza del Presidente Bonaccini. Il modello è quello di un governo ombra che vede assegnare, a ogni componente, una materia precisa.

NIENTE VICESEGRETARI MA FURFARO FARÀ IL COORDINATORE DEL PARTITO

La prima novità che arriva dalla nuova segreteria è che Elly Schlein non avrà vicesegretari. Vi sarà però un coordinatore: il fidato Marco Furfaro, al quale sarà assegnata anche la delicata delega all’Informazione. All’organizzazione del partito, invece, ci sarà Gaspare Righi, anch’egli amico intimo della neosegretaria, al quale sarà assegnata una delega strategica. La delega al sud dovrebbe andare, invece, a Marco Sarracino.

I RUOLI PER BASE RIFORMISTA NELLA SEGRETERIA DI ELLY SCHLEIN

All’interno della segreteria sarà rappresentata anche l’area di Base Riformista dell’ex ministro Lorenzo Guerini. L’ex capogruppo alla Camera Debora Serracchiani andrà alla Giustizia, una delega molto delicata, anche in vista della contrapposizione con il centrodestra e delle diverse sensibilità nel Pd (e dei possibili alleati del M5S e di Sinistra Italiana) rispetto al garantismo. Davide Baruffi, braccio destro di Bonaccini in Regione Emilia-Romagna, sarà responsabile degli Enti Locali, ruolo in passato ricoperto da Francesco Boccia, che si occupa di gestire il rapporto con i sindaci e le candidature alle elezioni amministrative. Invece la cruciale delega alle Riforme Istituzionali e PNRR dovrebbe andare ad Alessandro Alfieri.

IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN: ALLA SINISTRA VANNO ESTERI, ECONOMIA E LAVORO

 Alla sinistra dem Elly Schlein ha assegnato due deleghe importanti. La prima, quella agli Esteri, va a Peppe Provenzano, ex vicesegretario con Enrico Letta ed ex ministro per il Sud e la coesione territoriale del governo Conte II. La seconda, la delega all’Economia, va all’ex viceministro Antonio Misiani. Per quest’ultima era in ballo anche il nome di Cecilia Guerra. Per i rientranti di Articolo Uno c’è la delega al Lavoro, forse per Arturo Scotto o Alfredo D’Attorre. Restano in attesa di sapere se avranno un “ministero ombra” l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, la consigliera del Lazio Marta Bonafoni, e Caterina Cerroni dei Giovani dem.

IL NODO DELL’AMBIENTE: PESA IL TERMOVALORIZZATORE DI ROMA

L’assegnazione della delega all’ambiente a Rossella Muroni è stato molto dibattuto. Alla fine, sembra che sia prevalsa la linea per un nome, non ancora definito, meno divisivo. L’ex presidente di Legambiente, ed ex parlamentare non rieletta, non ha mai nascosto il suo fermo “no” agli inceneritori e al termovalorizzatore di Roma. Opera che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sembra voler condurre in porto.

ALLA CULTURA UN ESTERNO D’AUTORE PER LA SEGRETERIA DI ELLY SCHLEIN

Una sorpresa molto interessante potrebbe riguardare la delega alla cultura. Nelle intenzioni della segretaria c’è l’affidamento a un soggetto esterno al partito, una personalità del mondo della cultura vicino negli ideali alla sinistra ma senza tessera del PD. Il nome più accreditato è quello di Maurizio De Giovanni, autore di numerose serie letterarie divenute serie tv di successo: da Mina Settembre, ai Bastardi di Pizzofalcone al piccolo gioiello televisivo del Commissario Ricciardi.

LA LEGGE “ROSA” DI ELLY SCHLEIN FA GIÀ CADERE LE PRIME TESTE

Intanto, a livello locale, la nuova era Schlein ha già mietuto la prima “vittima”. È il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, al quale il Presidente della regione Michele Emiliano, aveva promesso la presidenza regionale del partito. Nell’intesa il segretario sarebbe stato Domenico De Santis: due uomini ed entrambi area Bonaccini. Una coppia che non poteva piacere alla neosegretaria che ha imposto l’alternanza di genere.  Al posto del sindaco di Gallipoli è stata preferita la foggiana Lia Azzarone. “Mi è stato chiesto di fare il segretario – ha spiegato Stefano Minerva – in nome di un identikit che prevedeva un giovane che si fosse misurato con il consenso. E ho fatto un passo indietro a favore di De Santis”. Un’accondiscendenza che gli è costata la nomina. “Spero che questo mio gesto possa essere un esempio per tutti – ha concluso -. Quando bisognerà dire no ai troppi mandati in consiglio regionale, e scegliere i parlamentari con le primarie, io ci sono e ci sarò”.

LA LISTA DEFINITIVA

Presentata alle 14 su Instagram, ecco la lista definitiva della segreteria del Pd a guida Elly Schlein:

Alessandro Alfieri: riforme e pnrr.
Davide Baruffi: enti locali.
Marta Bonafoni: coordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo.
Stefania Bonaldi: pa, professioni e innovazione.
Annalisa Corrado: conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030.
Alfredo D’Attorre: università.
Marco Furfaro: responsabile iniziative politiche del pd, welfare, contrasto alle diseguaglianze.
Maria Cecilia Guerra: politiche del lavoro.
Camilla Laureti: politiche agricole e alimentari.
Marwa Mahmoud: partecipazione e formazione politica.
Pierfrancesco Maiorino: politiche migratorie e diritto alla casa.
Irene Manzi: scuola, istruzione, infanzia e povertà educativa.
Antonio Misiani: economia, finanze, imprese e infrastrutture.
Giuseppe Provenzano: esteri, europa e cooperazione internazionale.
Vincenza Rando: contrasto alle mafie, legalità e trasparenza.
Sandro Ruotolo: informazione, cultura e memoria.
Marco Sarracino: coesione territoriale, sud e aree interne.
Marina Sereni: diritto alla salute e sanità – debora serracchiani: giustizia.
Igor Tartufi: organizzazione pd
Alessandro Zan: diritti

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