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Inps e Inail, chi sono i presidenti (senza sorprese) nominati dal Cdm

Nomine Inps Inail

Gabriele Fava all’Inps e Fabrizio D’Ascenzo all’Inail: ecco le prime nomine del governo sui due Enti, senza particolari novità rispetto alle previsioni

Prima fumata bianca per i  nuovi (vecchi) vertici di Inps e Inail. Dopo 187 giorni dal commissariamento straordinario arriva il via libera dal Consiglio dei ministri ai nuovi rispettivi presidenti: Gabriele Fava per l’Inps e la ‘conferma’ di Fabrizio D’Ascenzo per l’Inail. Non ci sono novità dunque rispetto alle indiscrezioni di queste settimane e anche delle ultime ore.

CHI E’ GABRIELE FAVA, IN QUOTA LEGA, NUOVO PRESIDENTE INPS

All’Inps l’ha spuntata l’avvocato Fava, ex commissario di Alitalia (indicato nel 2021 dall’allora ministro Giorgetti), sponsorizzato dalla Lega, che sostituirà il commissario straordinario uscente Micaela Gelera, la prima donna a guidare l’ente previdenziale. Gelera dovrebbe essere recuperata nel cda in quota Fratelli d’Italia.

Classe 1963, milanese, Fava è un esperto nel panorama giuslavoristico italiano. Ha ricoperto il ruolo di commissario di amministrazione straordinaria di Alitalia, di membro della Commissione di valutazione Pedemontana Lombarda Spa e del Cnel e di componente del Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi di Confindustria. A maggio 2023 ha inoltre concluso un’esperienza quinquennale quale componente laico del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti. A giugno 2023 il presidente leghista del Friuli Venezia-Giulia Fedriga lo ha nominato presidenza della Societą Autostrade Alto Adriatico.

COME DG ALL’INPS IN CALO LA CANDIDATA DI FDI

L’attenzione si sposta adesso sulle nomine dei direttori generali. All’Inps, nonostante gli sponsor, sembra che difficilmente possa farcela Valeria Vittimberga, dirigente interna (direttrice della Centrale acquisti) “di cui la premier si fida – scriveva Repubblica qualche settimana fa – e con un passato nel Fronte della Gioventù, vicina a Fazzolari”. Ecco invece cosa riportava Il Domani lo scorso 7 novembre: “Fazzolari la vorrebbe direttrice generale. Ha un passato nel Fronte della gioventù e non smentisce di essere tesserata a Fratelli d’Italia. Nella lunga carriera interna all’istituto previdenziale ha però accumulato due procedimenti disciplinari: una volta è stata pure sospesa”.

Tra l’altro il 12 novembre di nuovo Repubblica raccontava questo retroscena: “C’è un intreccio che lega la vicenda del taglio alle pensioni di 732 mila dipendenti pubblici, di cui l’8% medici, allo scontro per il controllo dell’Inps ormai senza presidente e commissariata da cinque mesi. L’avallo di una parte della dirigenza Inps all’articolo 33 della manovra che rischia di svuotare le corsie degli ospedali e gli uffici degli enti locali, già carenti di personale in epoca Pnrr. E mette in difficoltà Palazzo Chigi. (…) La sponda informale pare sia arrivata da una parte dell’Istituto di previdenza che non ha obiettato, anzi. Quella parte che si è coagulata, per convenienza, attorno a una dirigente apprezzata dalla premier Giorgia Meloni, per note affinità politiche: Valeria Vittimberga (…) la candidata di Meloni, ma soprattutto di Fazzolari, per un ruolo di primo piano nella nuova Inps. Forse nel ruolo “macchina” più importante: direttore generale. La vicenda del taglio alle pensioni pubbliche, con i medici che confermano lo sciopero generale per il 5 dicembre, potrebbe però costarle caro”.

LA MINISTRA CALDERONE PUNTA ALLA CONFERMA DI CARIDI COME DG INPS

Anche per questo è molto probabile che sarà riconfermato Vincenzo Caridi come direttore generale. Lo stesso Caridi che sta gestendo in queste settimane il passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione voluto dal governo Meloni e che proprio ieri era al fianco della ministra Calderone, suo sponsor, per presentare la piattaforma che gestirà le domande della nuova misura di inclusione sociale e lavorativa. La piattaforma, attiva da ieri e in anticipo rispetto ai tempi previsti, ha già ricevuto decine di migliaia di richieste dell’assegno in poche ore, senza particolari problemi gestionali.

ALL’INAIL CONFERMATO D’ASCENZO PER LA PRESIDENZA, IN QUOTA FDI

Professore ordinario presso la facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma, di cui è stato anche preside, D’Ascenzo continuerà quindi da presidente il lavoro che ha iniziato svolgere dal 15 giugno, quando era stato nominato commissario straordinario in quota Fratelli d’Italia.

Per quanto riguarda il ruolo di direttore generale, a questo punto sono ridotte al lumicino le quotazioni di Antonio Capone, dirigente di Confindustria Toscana Sud e soprattutto fratello di Paolo, segretario generale dell’Ugl, l’ex sindacato di Claudio Durigon.

LE PROSSIME NOMINE DEI DUE CDA

Oltre alle figure dei rispettivi direttori generali, ci sarà poi anche la nomina dei consigli di amministrazione dei due Enti, oggi rimandata. Scrive Repubblica oggi: “Ci sono otto persone da assegnare. Due dovrebbero andare all’opposizione: Maria Luisa Gnecchi (Pd) all’Inps e l’ex ministra Nunzia Catalfo (M5S) all’Inail. Le altre sei da dividere tra le forze di maggioranza. La questione è molto delicata, perché all’insediamento dei nuovi cda i direttori generali decadranno”. Come detto, un posto dei consiglieri di amministrazione all’Inps dovrebbe andare appannaggio dell’attuale commissaria Gelera. In pressing per un posto al sole anche Italia Viva, ma al momento sembra senza particolari velleità. Mentre c’è da metabolizzare il probabile malcontento di Forza Italia.

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