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Italia-Cina, oggi ricorrono i 50 anni delle relazioni diplomatiche
In occasione del 50esimo anniversario dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Li Junhua, ha scritto una lettera al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana
Riportiamo la lettera che l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Li Junhua, ha scritto al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana:
“Caro direttore, quest’anno ricorre il 50esimo anniversario dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, è sicuramente un anno da commemorare, nonostante la pandemia da Covid-19 abbia sconvolto i programmi e i piani per le celebrazioni. Oggi l’Italia si trova ad affrontare la seconda ondata della pandemia e il governo e il popolo cinese mostrano la loro vicinanza e auspicano che l’Italia possa presto tornare alla normalità.
Il tempo scorre incessante e sembra ieri quel 6 novembre di 50 anni fa, quando la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica Italiana istituirono ufficialmente le relazioni diplomatiche, segnando l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra questi due grandi e antichi Paesi.
Negli ultimi 50 anni, la fiducia reciproca tra Cina e Italia si è consolidata sempre di più. Nel 2004, i due Paesi hanno siglato il loro partenariato strategico globale bilaterale e hanno mostrato comprensione reciproca e sostegno sugli interessi focali e sulle questioni di maggiore attenzione di ciascuno. Nel 2019, il presidente Xi Jinping ha effettuato una storica visita in Italia e i due Paesi, in tale occasione, hanno siglato il «memorandum d’intesa per la cooperazione nel Belt and Road» traghettando le relazioni bilaterali in una nuova fase.
Negli ultimi 50 anni, l’amicizia tra i popoli di Cina e Italia si è stretta sempre di più. Nel 2008, durante il terremoto di Wenchuan, le squadre di soccorritori italiani sono giunte sul posto per aiutare la costruzione dell’ospedale da campo e hanno aiutato a salvare e curare quasi mille persone. Quest’anno, con la pandemia da Covid-19 si sono aiutati a vicenda, hanno affrontato insieme le avversità e la Cina ha inviato in Italia 3 team di esperti medici per portare aiuto nella lotta al virus.
Negli ultimi 50 anni, i risultati di mutuo vantaggio tra Cina e Italia sono divenuti sempre più concreti. Nel primo periodo dopo l’istituzione dei rapporti diplomatici, l’interscambio bilaterale sino-italiano ammontava a 120 milioni di dollari e in molti settori era completamente assente. L’anno scorso, l’interscambio bilaterale tra Italia e Cina ha sfiorato i 55 miliardi di dollari, un valore che è 456 volte quello del 1970.
Negli ultimi 50 anni, i legami tra i popoli di Cina e Italia si sono fatti sempre più stretti. Prima della pandemia, c’erano quasi 50 collegamenti aerei diretti tra Italia e Cina a settimana e l’anno scorso sono stati 3,3 milioni i turisti cinesi giunti in Italia. Pavarotti ha tenuto un concerto alla Città Proibita di Pechino e Lang Lang un concerto di pianoforte a Roma. Mangiare la pizza o bere un caffè sono diventati parte della vita quotidiana dei giovani cinesi, così come i giovani italiani utilizzano molto volentieri TikTok. Lippi allena la nazionale di calcio cinese, creando una forte integrazione del calcio all’italiana in quello cinese. Il derby di Milano che si è tenuto allo Stadio Olimpico di Pechino ha visto il tutto esaurito.
Attualmente il mondo si trova in un momento di grande cambiamento. Di fronte ai rischi e le imprevedibilità, il mondo ha bisogno di tornare a un quadro di ragionevolezza, uguaglianza, apertura e cooperazione. Italia e Cina, in quanto Paesi culle di grandi civiltà, hanno il dovere di far sì che i rapporti sino-italiani non solo portino benefici ai popoli dei due Paesi, ma che contribuiscano allo sviluppo della pace, della stabilità e dello sviluppo a livello mondiale”.
Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese