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Lega, FdI e Fi hanno deciso: a Torino corre Paolo Damilano, ecco chi è

Programma Damilano Torino

Chi è Paolo Damilano, il solo candidato su cui i tre azionisti del centrodestra avevano subito trovato un accordo, che è stato però ufficializzato al termine della riunione odierna

Paolo Damilano ha messo d’accordo Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Alla coalizione si aggiungerebbe anche Giovanni Toti con il suo movimento “Cambiamo!”, mentre sull’altro fronte il PD è impegnato nelle primarie del prossimo weekend.

CHI È PAOLO DAMILANO

Paolo Damilano è un imprenditore piemontese doc. Dal 1997 guida, insieme alla famiglia, la Cantina Damilano di Barolo. Una tradizione, quella del vino, che risale al 1890 quando, nel comune di Barolo, Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, avviò l’attività vinicola.

E c’è chi azzarda il paragone – con le dovute differenze – con illustri personaggi come il primo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia Camillo Benso di Cavour e il secondo presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Entrambi piemontesi, cultori e produttori di vino.

Ma Damilano non si limita solo al settore del vino, si occupa infatti anche del mercato delle acque minerali con l’azienda Pontevecchio: sul mercato da oltre 45 anni con 7 differenti sorgenti imbottigliate con 7 differenti marchi – tra cui Valmora e Sparea.

Paolo Damilano Amministrative Torino

L’attività di imprenditore di Damilano non finisce qui e riguarda anche la ristorazione. Ha dato nuova vita a storici nomi piemontesi come il Pastificio Defilippis, uno dei più antichi pastifici d’Italia, e il Bar Zucca, che è stato per più di cinquant’anni un punto di ritrovo per i torinesi.

Nel 2013, inoltre, all’interno della cantina di famiglia, ha aperto il ristorante stellato Massimo Camia e dallo stesso anno è vicepresidente in Vias Imports, una società americana di importazione, con sede a New York, specializzata in cantine italiane di alta qualità.

Damilano è stato anche Presidente del Museo Nazionale del Cinema e Presidente di Film Commission Torino Piemonte.

Ristorazione e spettacolo, quindi, gli ambienti in cui Damilano già si muove bene, esperienza che potrebbe fargli comodo essendo due dei settori più colpiti dalla pandemia e per cui si dovrà fare molto nei prossimi mesi.

La sua lista si chiama “Torino bellissima” e il claim “C’è da fare” scelto per la campagna elettorale fanno sapere dal suo ufficio stampa, scrive Torino Today, chiarisce le intenzioni del candidato: “racconta sia il momento oggettivo, di Torino e del Paese, segnato dalla necessità non più rinviabile della ricostruzione civile, sociale ed economica, sia il valore soggettivo del candidato Damilano, che per storia personale e professionale è consapevole della necessità e ha gli strumenti per affrontarla. La sua è la candidatura naturale per la città, in una fase segnata dalla necessità della ricostruzione”.

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