skip to Main Content

Lo spettacolo increscioso dei teatri ancora chiusi. Si decide oggi?

Teatro Teatri Chiusi Spettacolo

In questi minuti riunione tra Cts e Franceschini per decidere delle sorti dei teatri ancora chiusi per colpa della pandemia. Durissimo il regista Lavia sulla proposta di fare un tampone agli spettatori: «È solo un modo per complicare le cose. Si favoriscono solo i teatri pubblici che si pagano le loro quindici mensilità all’anno e non fanno nemmeno il teatro».

 

Si deciderà forse oggi sui teatri ancora chiusi per Covid, settore messo in ginocchio, nonostante gli aiuti – insufficienti – messi in campo dall’attuale e dal passato esecutivo. Il Comitato tecnico scientifico «si riunisce per analizzare alcuni temi sulle attività legate allo spettacolo. La richiesta di incontro nasce dal ministero dei Beni culturali per un momento di incontro e confronto con i membri del Cts. Alla seduta del Cts parteciperà il ministro Dario Franceschini per presentare le esigenze delle categorie del mondo dello spettacolo in relazione all’evoluzione del quadro epidemiologico. Alla fine dell’istruttoria verrà resa nota la sintesi delle indicazioni del Cts», riferisce una nota del portavoce del Cts, Silvio Brusaferro.

Leggi anche: Come Grillo continua a dar spettacolo (a teatri sprangati)

Fare il tampone per andare a teatro? «È solo un modo per complicare le cose. Il il teatro è stato chiuso solo per favorire i teatri pubblici che si pagano le loro quindici mensilità all’anno e non fanno nemmeno il teatro». È quanto dice l’attore e regista Gabriele Lavia sull’ipotesi di riaprire i teatri con l’obbligo di fare un tampone non più di 48 ore prima dell’evento, ribadendo che «il teatro è sicuro per tradizione culturale e per tradizione formale in quanto è un luogo dove il pubblico sa dove deve andare e gli attori e gli attori sanno dove devono stare». «E allora gli autobus, i treni e Porta Portese? E’ uno scandalo parlare di tamponi al teatro quando vedi fiumi di persone assembrate a via del Corso! Perché lì non fanno i tamponi? – ha argomentato l’artista – Vorrei che questo eccesso di zelo fosse su tutto, non nascondiamoci dietro a un dito perché i trucchi si capiscono».

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top