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Mobilità: nasce Assosharing che riunirà gli operatori della sharing mobility

Assosharing

Assosharing, la prima associazione di categoria della sharing mobility, nasce come risposta alle carenze del Tpl e va finalmente nella direzione della mobilità sostenibile

È nata a Roma Assosharing, la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility. L’obiettivo è quello di rappresentare un settore che conta oltre 5 milioni di utenti iscritti in Italia. Tra i fondatori ci sono diversi esponenti del settore quali Matteo Tanzilli (Helbiz), Luigi Licchelli (Share Now), Alessio Raccagna (Lime – che da poco gestisce anche il brand Jump), Andrea Giaretta (Dott) e Alessandro Vincenti (Mimoto).

REGOLAMENTAZIONE DELLA SHARING MOBILITY

“L’associazione – come riportato dall’Ansa – che rappresenta la maggioranza del mercato italiano, vuole proporre delle linee guida per la regolamentazione dell’industria di monopattini, bici, scooter e auto in condivisione. Dopo tanti tentativi siamo riusciti a rappresentare una categoria e siamo sicuri che molti altri operatori del comparto si uniranno a noi per dare sempre maggior forza alla mobilità del futuro” ha spiegato Matteo Tanzilli, presidente dell’organizzazione.

LA RISPOSTA AL TPL

“Questa attività diventa particolarmente importante in questo momento storico dove il trasporto pubblico locale è stato ridotto in capacità del 50% e occorre incentivare soluzioni alternative che in sicurezza permettano lo spostamento delle persone – prosegue Tanzilli -. Dal prossimo mese verremo auditi della IX commissione trasporti della Camera dei Deputati in merito alle modifiche del codice della strada”.

LE PROPOSTE DI ASSOSHARING ALLA CAMERA

Assosharing farà alla Camera proposte di modifica al Codice della Strada (per esempio, l’inserimento delle varie tipologie di servizio sharing), ma anche su tematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano – tra le altre, la richiesta di portare i limiti di velocità dei monopattini elettrici da 25 a 20 km/h nelle aree urbane e la creazione di parcheggi dedicati alla mobilità in condivisione.

L’Associazione ha in mente anche proposte che riguardano temi fiscali e digitali: allineamento dell’Iva dal 22% al 10% come nel trasporto pubblico locale e creazione di un unico standard nazionale per la condivisione dei dati con la Pubblica Amministrazione.

IL COMMENTO DI NOBILI

“La nascita di Assosharing, la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility, rappresenta un’ottima notizia per il presente e il futuro della mobilità sostenibile – ha dichiarato a Repubblica Luciano Nobili, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati – Dalle auto alle bici, dagli scooter ai monopattini: una parte fondamentale nel mix di trasporto nelle nostre città, in prima linea sui temi della sostenibilità, che finalmente comincia ad avere il giusto spazio anche nel nostro Paese e per la quale Italia Viva e io in prima persona ci impegniamo da anni, in ogni sede. Bene aver raggiunto l’obiettivo di dare una rappresentante unitaria ad un comparto che conta oltre 5 milioni di utenti iscritti in Italia e bene che i diversi operatori lavorino insieme per incentivare soluzioni sostenibili che sostengano la mobilità in sicurezza in epoca Covid, anche per far fronte alle troppe carenze che abbiamo visto nel trasporto pubblico locale”.

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