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Negozianti Svapo: “tartassati nonostante Covid: pressione fiscale dal 50 al 100%”

Svapo

L’Unione Negozianti Indipendenti Svapo contro l’imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione

Promettono battaglia i negozianti delle sigarette elettroniche riuniti sotto l’etichetta “UNIS“, Unione Negozianti Indipendenti Svapo: “Purtroppo, a oggi, la nostra impressione è che il legislatore si sia concentrato unicamente sull’aspetto fiscale del settore con l’unico intento di tassare e far cassa”. Non sono contrari alla tassazione in sé, ma chiedono di non essere visti solo come sacchetto tintinnante da cui attingere: “Volete darci regole, che ben vengano, ma assicurateci tutele”.

“Apprendiamo con cauto ottimismo – proseguono dall’Unione Negozianti Indipendenti Svapo – la notizia che è stato presentato un emendamento al decreto Sostegni per ridurre le imposte di consumo sui Prodotti Liquidi da Inalazione (PLI). Nella speranza che finalmente anche in Italia, alla maniera dei Paesi occidentali più avanzati, si riconosca l’efficacia della volgarmente detta “sigaretta elettronica” contro la lotta al tabagismo (come ampiamente dimostrato dagli studi ad oggi prodotti) che, ricordiamo, causa solo da noi circa 93.000  morti l’anno”.

sigaretta elettronica

Nell’ottica di una vera tutela della Salute pubblica, fanno sapere di sperare che “il legislatore e la politica tutta avvii una concreta azione di riduzione della tassazione a partire dall’approvazione dell’emendamento suddetto ed annullando gli aumenti già programmati per i prossimi anni (+300%). Non è possibile che chi ha scelto, con fatica, di abbandonare il vizio del tabagismo, si veda vessato da imposte assurde”.

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Ma le istanze non finiscono qui: “Auspichiamo che si arrivi infine ad una completa detassazione dei PLI fino ad una campagna che ne incentivi (nei fumatori) l’utilizzo. Chi sceglie la salute va incoraggiato, assistito e supportato, non certo “punito”. Auspichiamo che nell’immediato, se lo Stato vuole recuperare gettito fiscale, si ponga finalmente fine alle palesi situazioni di illegalità segnalate negli anni ad ADM (come l’acquisto personale transfrontaliero via internet o la vendita di PLI tramite i comuni Socialnetwork) e non si pensi solo ad aumentare le tasse la dove è più semplice colpire: i negozi. Così non si combatte il contrabbando, anzi lo si fomenta e si uccidono le imprese”.

ecig

“Giova rammentare – concludono – che, in piena emergenza Covid Sars-19, il comparto dei vaporizzatori personali e tutta la filiera fino al consumatore finale, ha visto aumentare dal 50% al 100% la pressione fiscale sotto forma di Imposta di Consumo sui Prodotti Liquidi da Inalazione”.

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