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Nomine Rai, botta e risposta tra UsigRai e Azienda

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Le nomine dei direttori dei Tg della Rai non fanno discutere solo la politica, per Usigrai: “ancora una volta le scelte appaiono rispondere a logiche spartitorie, con un ruolo decisivo del governo per soluzioni che hanno il solo scopo di accontentare tutti i partiti”. La replica di Viale Mazzini: “Proposte improntate alla valorizzazione di professionalità giornalistiche presenti in Azienda. Sono state avanzate inoltre secondo criteri di pluralismo e tenendo conto anche delle esigenze di innovazione”

Duro botta e risposta tra UsigRai e Rai sulle nomine delle testate della Tv di Stato.  Come anticipavamo ieri Monica Maggioni dirigerà il Tg1, Gennaro Sangiuliano confermato al Tg2 e Simona Sala al Tg3.  Alessandro Casarin andrà al TgR e a Rai Sport Alessandra De Stefano, al posto di Auro Bulbarelli.

Comunicato sindacale UsigRai: Il consiglio di amministrazione della Rai si appresta a dare il proprio parere alle proposte di nomina avanzate dall’amministratore delegato per le nuove direttrici e direttori della RAI. Ma ancora una volta le scelte appaiono rispondere a logiche spartitorie, con un ruolo decisivo del governo per soluzioni che hanno il solo scopo di accontentare tutti i partiti. La notizia di scelte interne non modifica il nostro giudizio su un metodo sbagliato, frutto di una pessima legge, che consegna la Rai al totale controllo dei governi di turno. Ci aspettiamo che il parlamento tiri fuori dai cassetti e discuta finalmente i disegni di legge sulla RAI per liberarla finalmente dal controllo dei partiti e dei governi. I cittadini hanno diritto a una Rai libera e autonoma che agisca nel loro esclusivo interesse. 

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La replica aziendale: Le proposte di nomina sottoposte dall’Amministratore Delegato al parere del Consiglio di Amministrazione della Rai sono improntate alla valorizzazione di professionalità giornalistiche presenti in Azienda. Sono state avanzate inoltre secondo criteri di pluralismo e tenendo conto anche delle esigenze di innovazione determinate da nuovi modi di elaborare e diffondere informazioni in un’epoca di cambiamenti tecnologici. Per la prima volta nella nostra Azienda, una donna viene designata alla guida del TG1. Non ha precedenti nella storia della Rai che vengano proposte contemporaneamente tre donne a dirigere altrettante testate giornalistiche. Di queste scelte trarranno beneficio il servizio pubblico e i suoi utenti.

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