A Palazzo Chigi fase di riorganizzazione per l’ufficio stampa e per l’ufficio diplomatico. Ecco la nuova mappa
Dopo l’addio di Mario Sechi, passato alla direzione di Libero quotidiano, e la decisione di indicare un responsabile per la stampa estera, va ridefinendosi la squadra dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi.
Fabrizio Alfano, come ha scritto il Corriere della Sera nei giorni scorsi, è stato promosso al rango di capo ufficio stampa (anche se sul sito del governo risulta ancora come vicecapo ufficio stampa). Già caporedattore del servizio politico dell’Agi (di cui è stato direttore proprio Mario Sechi), Alfano – come ricorda il sito professione reporter – è un grande tifoso della Lazio e appassionato di moto Ducati. Per cinque anni è stato il portavoce di Gianfranco Fini alla presidenza della Camera dei deputati, “una posizione che gli ha consentito di costruire una fitta rete di rapporti con il mondo della politica e dell’informazione”.
Nello staff dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi con funzioni dirigenziali ci sono poi: Gabriella Oppedisano (proveniente da Cdp) con competenze in campo economico, Marco Ferrazzoli (dal Cnr) che cura il monitoraggio media e Carmelo Dragotta coordinatore amministrativo e della comunicazione del Cdm. Non è prevista formalmente la figura del portavoce, stessa scelta effettuata da Paola Ansuini ai tempi di Mario Draghi. Come dicevamo dovrebbe aggiungersi la figura del responsabile dei rapporti con la stampa internazionale: in pole c’è Andrea Arnaldo, diplomatico interno a Palazzo Chigi. Chiudono il cerchio Giovanna Ianniello, in qualità di coordinatore della comunicazione istituzionale, e Tommaso Longobardi, responsabile della comunicazione digital della premier Meloni.
IL RUOLO DEL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI
A sovrintendere la comunicazione della Presidenza del Consiglio, e non solo, dal primo settembre c’è il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, con funzioni operative e politiche. A lui è stato dato anche un ruolo di sostanziale trait d’union tra Palazzo Chigi e il partito di Fratelli d’Italia. Un incarico non semplice e che presenta numerose difficoltà per essere tradotto nella pratica. Basti pensare all’ultimo cortocircuito mediatico avvenuto sulla stretta sugli affitti brevi.
Per giorni il responsabile turismo di Fdi, Gianluca Caramanna, ha sostenuto -anche con note scritte – che il provvedimento avrebbe avuto la forma di un decreto legge, facendo deflagrare lo scontro con Lega e Forza Italia e con le categorie da sempre vicine al centrodestra, come Confedilizia di Spaziani Testa. Alla fine la ministra Santanchè, dopo il Cdm di lunedì sera, ha fatto sapere che era tutta una boutade, che di decreto legge nessuno ne aveva mai parlato e che si prosegue con l’iter del disegno di legge in Parlamento. Boutade o meno, sul piano comunicativo forse c’è bisogno di affinare meglio i meccanismi.
ALTRI ADDII A PALAZZO CHIGI
Tornando allo staff di Palazzo Chigi, oltre a Sechi ci sono stati anche altri addii nelle ultime settimane. Il consigliere d’Ambasciata Andrea Vitolo si è trasferito a Bruxelles nello staff della Rappresentanza italiana presso l’Unione europea. Destinazione Bruxelles anche per Enrico Lampitella, per anni punto di riferimento della stampa chigista durante i vari Consigli europei, passato dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi al ruolo di funzionario al Parlamento europeo.
Nei prossimi mesi dovrebbero lasciare anche le due figure di vertice della diplomazia interna della Presidenza del Consiglio: l’ambasciatore Talò, per sopraggiunti limiti di età, e il ministro plenipotenziario Debora Lepre che dovrebbe traslocare verso un’ambasciata del centro Europa.