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Palermo, i programmi elettorali dei candidati favoriti Lagalla e Miceli

Palermo

Scopriamo le iniziative che i due principali candidati (secondo i sondaggi) alle amministrative di Palermo hanno messo in cima ai rispettivi programmi elettorali

Sono rimasti in sei i concorrenti allo scranno più alto di Palazzo delle Aquile. I rimescolamenti e le alleanze in vista del voto hanno portato gli schieramenti a compattarsi e la lista dei candidati a sindaco di Palermo si è ridotta, sono rimasti in campo Roberto Lagalla del centrodestra, Franco Miceli del centro sinistra, Fabrizio Ferrandelli, candidato di Azione e + Europa, Rita Barbera per Potere al Popolo, Francesca Donato di Rinascita Palermo e Ciro Lomonte del Movimento Siciliani Liberi. I che hanno più chance di vittoria sono Francesco Miceli e Roberto Lagalla. Cosa propongono questi candidati per la Palermo di domani? Andiamo a scoprire quali sono i programmi del candidati alla carica di sindaco di Palermo.

SONDAGGI: IL FAVORITO È LAGALLA

L’ultimo sondaggio realizzato da BiDiMedia, con rilevazioni tra il 24 e il 26 maggio, vede il candidato del centrodestra, l’ex Rettore Roberto Lagalla, in netto vantaggio sul rivale Franco Miceli, frontrunner del centrosinistra. Fratelli d’Italia sarebbe il primo partito (14,5%), seguito da Pd (13,9%) e M5s (11%). Il 48% di degli intervistati ha dichiarato che voterà per l’ex rettore, a seguire Franco Miceli, al 32,8%, terzo classificato Fabrizio Ferrandelli, che si fermerrebbe all’11,2%. In un ipotetico ballottaggio tra Lagalla e Miceli, il primo otterrebbe il 56% delle preferenze contro il 44% del secondo. Ciò detto, andiamo ora a esaminare i contenuti dei programmi elettorali dei due principali candidati alla carica di sindaco di Palermo.

IL CONTENUTO DEI PROGRAMMI DEI CANDIDATI PER PALERMO

Roberto Lagalla, nel suo programma da candidato sindaco di Palermo, mette in fila 10 rivoluzioni delle quali necessita la sua città per risollevarsi dai problemi che attanagliano la vita dei palermitani:

  • La rivoluzione dell’amministrazione.
  • La rivoluzione delle donne.
  • La rivoluzione dei giovani.
  • La rivoluzione dei diritti.
  • La rivoluzione economica.
  • La rivoluzione della rigenerazione urbana.
  • La rivoluzione della cura.
  • La rivoluzione della mobilità.
  • La rivoluzione del decentramento.
  • La rivoluzione metropolitana.

Ognuna delle 10 rivoluzioni è un capitolo del programma di governo. “Una rivoluzione pacifica che coinvolga non solo il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale in una grande riforma della macchina comunale, ma anche tutti i cittadini, le imprese, le associazioni e gli enti che attraverso azioni concrete, quotidiane, responsabili e innovative, facciano compiere a Palermo quel salto di qualità a cui tutti aspiriamo e che deve essere la bussola della nuova amministrazione”, si legge nel programma del candidato sindaco di Palermo.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: DEUS EX MACHINA NEL PROGRAMMA DEL CANDIDATO SINDACO DI PALERMO DEL CENTRODESTRA

Il primo punto del programma di Lagalla parla di Pubblica Amministrazione e della necessità di renderla più efficiente. “Serve un nuovo modello organizzativo della macchina comunale e delle società partecipate basato sulla responsabilità, su un nuovo rapporto collaborativo con cittadini e imprese, che valorizzi il merito, la professionalità e l’etica pubblica, e che agevoli l’immissione di nuove figure giovani e competenti”. Il programma del candidato sindaco del centrodestra sottolinea l’urgenza di dare nuova linfa all’economia urbana palermitana, a iniziare dai conti pubblici. “Prima di tutto, bisogna mettere al sicuro i conti del Bilancio comunale e allo stesso tempo attrarre investimenti che possano rianimare la capacità imprenditoriale della città. Sarà necessario usare tutti gli strumenti del partenariato pubblico-privato, senza pregiudizi sul necessario contributo di numerosi imprenditori, incentivando e sostenendo l’interesse di grandi attori economici che già segnalano l’interesse per Palermo”, scrive Lagalla.

LA RIGENERAZIONE URBANA E MOBILITÀ PASSA DA UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE

Il ruolo del settore pubblico è presente anche nel capitolo dedicato alla rigenerazione urbana del capoluogo siciliano. “Ripensare al ruolo di parchi, giardini pubblici o scuole, per migliorare la qualità della vita, rappresenta una delle rivoluzioni da mettere in atto per restituire ai palermitani luoghi trascorrere momenti di socialità. Per farlo, bisogna partire dall’innovazione dell’obsoleto processo di pianificazione regolativa dall’alto – si legge -. Serve un processo più flessibile di rigenerazione urbana che sia capace di attivare procedimenti più semplici e snelli, in modo da migliorare edifici, spazi, infrastrutture e paesaggi nel più breve tempo possibile, perché tornino ad essere elementi di valore della città e spazi attrattivi e dinamici”. Di pari passo deve andare la rigenerazione della mobilità cittadina che Lagalla vorrebbe sbloccare “offrendo reali alternative all’uso dell’auto: servono parcheggi connessi alle linee bus e ai servizi di bike e car sharing” e “migliorando l’offerta di trasporto pubblico locale verso le aree suburbane e hinterland (innalzando qualità e frequenza dei servizi per i pendolari)”. Sul taccuino del candidato sindaco c’è anche un “grande piano di manutenzione e recupero delle strade provinciali”.

GIOVANI E DONNE AL CENTRO DEL FUTURO DI PALERMO

Roberto Lagalla assegna un posto importante nel suo programma alle donne e ai giovani. “Una città a misura di donna significa una città che modella i suoi spazi per agevolare l’ulteriore contributo garantito nei vari ambiti professionali, dell’educazione, della ricerca e della cura. Bisogna promuovere l’eguaglianza di genere e le pari opportunità”, si elegge. Attenzione anche ai giovani per contrastare il fenomeno dello spopolamento attraverso servizi dedicati. “Una città su misura dei giovani dovrà erogare nuovi e più efficaci servizi scolastici, sociali, culturali e sportivi che consentano ai loro desideri, talenti, passioni, necessità e aspettative, di trovare risposta senza costringerli a una dolorosa, spesso necessaria, emigrazione. Una città su misura delle nuove generazioni dovrà essere capace di ridurre i Neet, cioè quel numero di giovani soggetti inattivi, che non hanno un lavoro (né locercano) e non sono impegnati in progetti educativi o formativi”.

26 PROPOSITI PER IL CANDIDATO SINDACO FRANCO MICELI

Continuando la rassegna dei programmi dei candidati alle amministrative di Palermo, Franco Miceli, esponente del centrosinistra, ha predisposto un corposo programma da 26 punti. Moltissimi gli argomenti affrontati per rendere Palermo “attrattiva non solo per il mercato turistico e per le imprese, ma prima di tutto per i cittadini e in special modo per i giovani ed essere il fulcro di tutta l’area metropolitana”.

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Il candidato del centrosinistra vuole ripensare il modo in cui si opera la raccolta dei rifiuti a Palermo riutilizzandoli, ove possibile, dando loro una nuova vita. “Per dare vita ad un’economia virtuosa in cui tutti i processi di produzione sono ad impatto zero o comunque a bassissimo impatto”, si legge nel programma. Miceli mette la gestione dei rifiuti urbani “tra le massime emergenze della città”, per la servono scelte coraggiose come “estendere il sistema di raccolta Porta a Porta all’80% delle utenze non domestiche”, “rifunzionalizzare la RAP, razionalizzando la spesa e integrando dipendenti e mezzi, e rivedendo il contratto di servizio per legarlo ad obiettivi di risultato ed inserendo meccanismi di controllo della produttività”, “introdurre un sistema premiale che incentivi i cittadini ad un comportamento collaborativo” e “promuovere la trasformazione energetica del rifiuto e la diffusione del Compostaggio di prossimità”. In merito alla produzione di energia pulita Miceli prevede l’implementazione di “un piano volto a favorire gli investimenti sul fotovoltaico e realizzati pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici di proprietà del Comune, garantendo così un notevole risparmio sui costi di gestione”, e chiede che venga reso “operativo il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), strumento programmatorio necessario per stimolare investimenti sulle energie rinnovabili creando nuovi posti di lavoro cambiando il paradigma energetico della città.

GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Miceli mette nel suo programma un piano per la gestione dei beni confiscati alla mafia. “Palermo ospita il 12% dei beni confiscati alla criminalità: un patrimonio enorme che deve diventare parte integrante del processo di rigenerazione della città producendo quindi non solo un valore sociale ma anche economico”. Le proposte vanno dal recupero “del patrimonio abitativo proveniente da confische attraverso una creazione di un fondo ad hoc”, alla “Creazione di un fondo ad hoc per realizzare attraverso un miglior uso del patrimonio risorse da destinare a finalità sociali”. L’obiettivo è selezionare gli immobili confiscati alla criminalità organizzata e “adeguarli e ristrutturarli con le risorse disponibili del PNRR e porli a reddito”.

LA RIORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Anche Miceli, come Lagalla, ha messo nero su bianco la necessità di riorganizzare la pubblica amministrazione comunale. La macchina comunale per affrontare le prossime sfide – come il corretto uso dei fondi del PNRR, dei Fondi Europei e della transizione ecologica e digitale – dovrà essere riorganizzata non solo attraverso il passaggio del personale da part time a full time ed alla riqualificazione di tutto il personale in forza al comune, ma anche con l’inserimento di quelle professionalità mancanti in funzione delle nuove necessità e competenze che diano reali risposte ai bisogni dei cittadini”. Le partecipate comunali nutrono il medesimo bisogno di riorganizzazione. “Le partecipate dovranno essere guidate da personalità esperte del settore di pertinenza e riorganizzate creando le necessarie osmosi con il sistema degli stakeholder di settore (vedi ad es RFI e Trenitalia come interlocutori di Amat)”.

ECONOMIA E LAVORO

Per Miceli lo sviluppo del tessuto imprenditoriale passa per “un Patto partecipato tra Imprese, sindacati, Università e governo della città”. Anche Miceli sottolinea la necessità di avere “una macchina amministrativa efficiente: è necessario cambiare paradigma e rendere lo Sportello Unico per le Attività Produttive un interlocutore realmente collaborativo per chi vuole investire” e “snellire le procedure burocratiche per il settore del commercio”. L’amministrazione comunale, secondo Miceli, deve svolgere un ruolo anche nella creazione di nuove occasioni di lavoro. “L’obiettivo è quello di fare sistema con il mondo produttivo e l’innovazione tecnologica e digitale”, anche attraverso la creazione di uno “sportello a supporto delle startup innovative che possa dare un indirizzo ai giovani imprenditori”.

TURISMO E CULTURA: UN PACCHETTO INTEGRATO

Il turismo e la cultura vanno a braccetto nel programma di Miceli. “Sarà predisposto un piano che permetta di fruire degli spazi pubblici non utilizzati (tale da liberare nuovi spazi pubblici) per la cultura, e rivitalizzare quelli oggi esistenti; incentivare le collaborazioni pubblico-privato, attrarre in città artisti ed operatori culturali internazionali”, si propone di fare il candidato sindaco del centrosinitra. Per ciò che riguarda il turismo Miceli pensa alla creazione di “un’Authority del turismo quale cabina di regia di coordinamento tra i vari assessorati”, ad aumentare la “sinergia con il porto, aeroporto, operatori turistici, hotels etc per la creazione di un brand Palermo unico da promuovere”, e alla creazione di un sistema “integrato di offerta turistico-culturale (biglietto unico per siti comunali/Unipa/provinciali).

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