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Al via (finalmente) la riforma Aifa, tra novità e conferme

Il 30 gennaio entra in vigore il decreto ministeriale di riforma dell’Aifa. Verso la riconferma di Palù a presidente
Entrerà in vigore domani, martedì 30 gennaio, la riforma della governance dell’Aifa. A più di un anno dal tormentato iter avviato dal governo Meloni (uno dei primi atti di tutta la legislatura), diventerà pienamente operativo il “Regolamento recante modifiche al regolamento sull’organizzazione e sul funzionamento dell’Agenzia italiana del farmaco” introdotto con decreto del ministro Schillaci dell’8 gennaio 2024.
LA NUOVA FISIONOMIA DELLA GOVERNANCE AIFA
Il decreto – come ha ricordato il Sole24ore – oltre ad abolire la figura del direttore generale, mantiene il presidente quale organo e rappresentante legale dell’Aifa e istituisce le figure dirigenziali di livello generale del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico. La riforma prevede anche la soppressione della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso, operanti presso l’Agenzia e la contestuale istituzione della Commissione scientifica ed economica del farmaco, cui sono attribuite le relative funzioni.
Sarà modificata la composizione del consiglio di amministrazione, costituito dal presidente e da quattro componenti, di cui uno designato dal ministro della Salute, uno designato dal ministro dell’Economia e delle Finanze e due dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
PALU’ SARA’ IL NUOVO PRESIDENTE?
In pole position a ricoprire l’incarico di presidente rimane l’attuale Giorgio Palù. Come ha scritto il Quotidiano sanità, dal 30 gennaio “il ministero della Salute potrà procedere con le interlocuzioni ufficiali (non è detto naturalmente che quelle informali non siano già partite) necessarie fra lungotevere Ripa e la conferenza Stato-Regioni, oltre che il ministero dell’Economia, per arrivare alle nomine finali dei componenti della futura Cse e dei due direttori tecnici previsti dalla riforma. Intanto, dall’Aifa arrivano rassicurazioni sul fatto che le attività dell’Agenzia non si interromperanno in alcun modo, avendo le commissioni lavorato fino a oggi ed essendo l’iter di riforma pienamente in corso.
COME VENGONO NOMINATI I NUOVI VERTICI AIFA
Come previsto dal Decreto ministeriale il Presidente (art.5) è nominato con decreto del Ministro della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze.
L’incarico di Direttore amministrativo (art.9) è conferito, nel rispetto delle disposizioni vigenti, con decreto del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell’economia e delle finanze e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
L’incarico di Direttore tecnico-scientifico (art.10) è conferito, nel rispetto delle disposizioni vigenti, con decreto del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell’economia e delle finanze e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
L’Agenzia inoltre si articola (art.14) in due strutture di livello dirigenziale generale che ne assicurano la gestione amministrativa e tecnico-scientifica: a) Direzione amministrativa; b) Direzione tecnico-scientifica.
La Commissione scientifica ed economica del farmaco (art.15) è nominata con decreto del Ministro della salute ed è composta da dieci membri, di cui il direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia e il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, o un suo delegato, sono membri di diritto; quattro membri sono designati dal Ministro della salute, tra persone di comprovata e documentata competenza tecnico-scientifica nazionale e internazionale, almeno quinquennale, nei settori della valutazione dei farmaci, della metodologia di determinazione del prezzo dei farmaci, della farmaco-economia, uno dei quali con funzioni di presidente; un membro è designato dal Ministro dell’economia e delle finanze; tre membri sono designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. I componenti non di diritto durano in carica tre anni, rinnovabili consecutivamente per una sola volta.