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Perché si è dimesso il capo di gabinetto del ministro Schillaci

Schillaci

Nel giorno dell’assegnazione di tre miliardi alla sanità nella legge di Bilancio si dimette uno degli uomini più vicini al ministro Schillaci

Colpo di scena al Ministero della Salute, il capo di gabinetto Arnaldo Morace Pinelli si è dimesso. A riferirlo l’edizione online del Foglio, secondo cui la decisione sarebbe stata comunicata oggi al ministro Orazio Schillaci. “All’origine del gesto – si legge – sembra che ci siano incomprensioni con il titolare del dicastero”.
La notizia arriva nel giorno del varo della manovra economica da parte del Consiglio dei ministri che assegna tre miliardi di euro al comparto della sanità. Nei giorni scorsi si era dimesso anche il vice capo di gabinetto Roberto Proietti.

CHI È MORACE PINELLI

Avvocato, professore ordinario dal 2017 di Diritto Privato presso l’Università di Roma – “Tor Vergata”, dove era rettore Schillaci, Morace Pinelli già a luglio era finito nel vortice delle indiscrezioni che lo prefiguravano in procinto di lasciare il Ministero. Nello specifico per un ruolo di alta responsabilità per un’importante azienda, con rapporti internazionali. Chissà se alla base di questa sua scelta ci siano anche queste motivazioni.

Associato della sede romana di Leading Law (che aveva temporaneamente sospeso la sua attività, per incompatibilità con il suo ruolo di capo di gabinetto), l’ormai ex capo di gabinetto del ministero della Salute è un nome riconosciuto nel mondo giuridico. È membro di importanti comitati scientifici e ha partecipato a numerose audizioni come esperto nel campo giuridico presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Ha inoltre pubblicato numerosi articoli e monografie nel campo del diritto civile e della famiglia. Le sue opere spaziano su temi come il diritto delle imprese, il diritto di famiglia, la tutela dei minori e molte altre aree.

LO STIPENDIO SUPERIORE A QUELLO DI MATTARELLA

Ad agosto era finito nel mirino del quotidiano Domani per il suo stipendio “di 204 mila euro l’anno: enorme se si considera che è di 50 mila euro superiore a quello del ministro e di 25 mila a quello del Presidente della Repubblica Mattarella (che ha deciso di tagliarsi lo stipendio da 239 mila a 179 mila euro l’anno)”. Sempre il quotidiano diretto da Fittipaldi ricordava inoltre “una curiosa polemica nata quando nel tavolo ‘per lo studio delle criticità per l’attuazione del regolamento per l’assistenza ospedaliera e territoriale, istituito con un provvedimento a suo nome a inizio luglio, non era presente nessuna donna sui 18 membri. Il ministro Schillaci – riferiva il Domani – va su tutte le furie, così i componenti passano da 18 a 52 in un primo momento, per arrivare a 76 il 20 luglio”.

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