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Piano Editoria 5.0, Martella: credito d’imposta per digitalizzare redazioni e formare personale

Piano Editoria Martella

Il sottosegretario Andrea Martella annuncia cosa prevede il Piano Editoria 5.0. Sostegno alla domanda di informazione e importanza di trovare un equilibrio per salvaguardare gli interessi di tutti gli attori in gioco sulla direttiva copyright. Il quadro normativo è atteso entro giugno

Grazie ai fondi del Recovery Fund, il governo prevede interventi a favore della transizione tecnologica della filiera, investimenti sul capitale umano e sostegno alla domanda di informazione. Tutto questo porterà il nome di “Piano Editoria 5.0”. Così lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella, intervenendo a Glocal, il festival del giornalismo digitale promosso da VareseNews.

IL PIANO EDITORIA 5.0

“Vogliamo estendere alle imprese editoriali quegli incentivi di carattere fiscale già presenti per l’industria 4.0”, ha spiegato Martella. Ovvero il credito di imposta, rivolto “agli investimenti in beni strumentali, alla formazione di nuove professionalità digitali e alla riqualificazione professionale degli over 45“. Ai quali si affiancheranno “misure di sostegno a investimenti in dispositivi di protezione tecnologica, per garantire la cybersecurity e contrastare la pirateria digitale”. Il sottosegretario ha poi proseguito: “Vogliamo inoltre aprire anche al settore editoriale la possibilità di partecipare a bandi per la ricerca e lo sviluppo legati all’agenda digitale, dando loro l’accesso a contributi in conto capitale per l’implementazione di progetti di marketing editoriale per ottimizzare la catena professionale”.

TUTELA DEL LAVORO GIORNALISTICO E DOMANDA DI INFORMAZIONE

Sul tema occupazionale, Martella ha ribadito l’impegno a “tutelare il lavoro giornalistico scoraggiando l’elusione e il dumping contrattuale, affrontando il tema della dignità, del giusto compenso al lavoro giornalistico e il contrasto alla precarietà”. Il terzo filone di interventi ha riguardato invece il sostegno alla domanda di informazione. “Vogliamo promuovere l’alfabetizzazione digitale, favorendo l’informazione e la lettura critica”. Decisione di ieri quella di stanziare bonus da 100 euro per le famiglie con un indicatore Isee inferiore ai 20 mila euro per la sottoscrizione di abbonamenti digitali a testate giornalistiche.

TROVARE UN EQUILIBRIO PER GARANTIRE QUALITÀ E PLURALISMO

Martella si è poi confrontato in un dialogo sulla direttiva copyright. L’obiettivo, secondo il sottosegretario, è quello di “trovare un equilibrio con gli over the top ma anche con le piccole realtà editoriali che amano il copyright ma vogliono vedere circolare ciò che fanno. Dobbiamo contemperare interessi contrapposti in un assetto regolato che impedisca effetti distorsivi o posizioni dominanti che vadano a discapito della qualità e del pluralismo dell’informazione”. Il sottosegretario Martella ha infine concluso sottolineando “la disponibilità ad ascoltare più realtà possibili nelle prossime fasi e avere dei consigli, anche su questioni più tecniche, per supportarci nella finalizzazione dei decreti attuativi per essere sicuri di dare voce anche alle realtà più piccole per tutelare il pluralismo dell’informazione. Noi contiamo di riuscire a terminare il percorso legislativo entro il prossimo giugno”.

La proposta del sottosegretario è stata ben accolta dai partecipanti al tavolo e Luca Lani, amministratore delegato di City News, ha aggiunto: “La direttiva europea sul copyright è un grande passo avanti per il rapporto tra piattaforme ed editori, ma il legislatore deve comprendere le differenze tra motore di ricerca e aggregatori per evitare di fare una legge sbagliata che penalizzi il consumatore”.

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