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PNRR, tutte le riforme in arrivo

Riforme Pnrr Camera Eletti

Pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza. Tutte le riforme che il governo vuole attuare con il Pnrr. Draghi: “L’Italia deve combinare immaginazione e creatività a capacità progettuale e concretezza”

Il Pnrr del governo Draghi include un importante pacchetto di riforme, tra le quali quella della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza. Come lo definisce lo stesso sito del governo, si tratta di un “intervento epocale”, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, ma anche contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana.

L’auspicio del presidente del Consiglio è infatti quello di “combinare immaginazione e creatività a capacità progettuale e concretezza” per “consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale”.

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il presidente del Consiglio Draghi l’ha definita la “madre delle riforme” perché da lì passa la possibilità di attuare il Recovery Plan. La riforma della Pubblica Amministrazione mira ad affrontare i problemi dell’assenza di ricambio generazionale (blocco del turnover), di scarso investimento sul capitale umano e di bassa digitalizzazione.

“Alla riforma della pubblica amministrazione è attribuibile il 70% dell’effetto delle riforme strutturali atteso dal Pnrr. Non è più tempo per la pubblica amministrazione delle rendite di posizione: occorrono civil servant valorizzati, motivati e ben pagati”, così il ministro Renato Brunetta al Sole24Ore.

Il Pnrr prevede inoltre investimenti in una piattaforma unica di reclutamento, in corsi di formazione per il personale e nel rafforzamento e monitoraggio della capacità amministrativa.

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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

“La riforma della giustizia ha l’obiettivo di affrontare i nodi strutturali del processo civile e penale”, scrive il premier, “e rivedere l’organizzazione degli uffici giudiziari. Nel campo della giustizia civile si semplifica il rito processuale, in primo grado e in appello, e si implementa definitivamente il processo telematico”.

Draghi ha inoltre spiegato che il Pnrr “predispone interventi volti a riformare i meccanismi di riscossione e a ridurre il contenzioso tributario e i tempi della sua definizione”. In materia penale, “il governo intende riformare la fase delle indagini e dell’udienza preliminare; ampliare il ricorso a riti alternativi; rendere più selettivo l’esercizio dell’azione penale e l’accesso al dibattimento; definire termini di durata dei processi”.

Per alleggerire il peso degli arretrati giudiziari e per la completa digitalizzazione degli archivi sono previste assunzioni mirate e temporanee.

RIFORME A TUTELA DELLA CONCORRENZA

Il Pnrr include anche riforme a tutela della concorrenza come strumento di coesione sociale e crescita economica. Draghi infatti ha parlato anche di modernizzazione del mercato del lavoro e di rafforzamento della concorrenza nel mercato dei prodotti e dei servizi.

Secondo il premier faranno da garanti a questa missione la Commissione europea e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che “svolgono un ruolo efficace nell’accertare e nel sanzionare cartelli tra imprese, abusi di posizione dominante e fusioni o acquisizioni di controllo che ostacolano sensibilmente il gioco competitivo”.

È prevista inoltre una riforma fiscale “che affronti anche il tema delle imposte e dei sussidi ambientali”. I tempi di queste riforme, che vanno dai servizi pubblici locali a energia elettrica e gas, sono stati pensati tenendo conto delle attuali condizioni dovute alla pandemia.

RIFORME PER LA SEMPLIFICAZIONE

Il Pnrr prevede infine interventi di semplificazione soprattutto per gli investimenti infrastrutturali, come per la concessione di permessi e autorizzazioni, e sul codice degli appalti per garantire attuazione e massimo impatto agli investimenti.

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