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Quella RadioRadio corsara (e un po’ no vax) che piace a Enrico Michetti

Enrico Michetti Radioradio

Il candidato in pectore di Fratelli d’Italia Enrico Michetti frequenta i salotti radiofonici di RadioRadio, dove molto spesso si dà spazio a voci fuori dal coro sul Covid e pure sulla cura al cancro. E lui stesso scivola sui paragoni: “Vaccini come doping”

Un avvocato (qui il profilo) con la passione per la radio, anzi, RadioRadio: Enrico Michetti, il possibile candidato civico, proposto da Fratelli d’Italia ma inviso a Forza Italia perché “troppo poco conosciuto”, in realtà diffonde da anni, via etere, il proprio pensiero. E lo fa appunto tramite le frequenze di RadioRadio, che infatti esulta: “Enrico Michetti, il nome giusto per Roma” è il titolo di una intervista che l’emittente ha subito fatto al candidato.

Fin qui nulla di male, o di strano. Il problema è che RadioRadio appare, contenutisticamente, un po’ corsara. Di più: quasi No Vax come i grillini della prima ora. Non mancano servizi come : “Le parole oscurate di Luc Montagnier sulle varianti: il premio Nobel accusa la vaccinazione di massa” nei quali viene dato megafono al Montagnier-pensiero (screditato dall’intera comunità scientifica): “Il premio Nobel ha rilasciato una nuova intervista in cui ha dichiarato che il programma di vaccinazione contro il coronavirus “è un errore inaccettabile“: secondo Montagnier è la vaccinazione che starebbe provocando le varianti. Gli anticorpi creati dal vaccino costringono il virus a trovare nuove soluzioni, quindi le varianti sarebbero il risultato della vaccinazione stessa”.

Lo stesso Enrico Michetti, nell’agone radiofonico di RadioRadio, si lascia andare a commenti claudicanti e parallelismi imbarazzanti: “Ecco perché si calpesta la libertà! Ecco perché si calpestano tutti i presupposti per porre il cittadino al centro del Paese! Il lavoratore deve essere al centro della vita politica, istituzionale ed economica. Non un subalterno, non un suddito! Non una persona da prendere e vaccinare come una vacca coattivamente contro la sua volontà o somministrargli qualsiasi altra cosa come facevano con le atlete del mondo dell’Est. E poi si sono visti i risultati ad anni di distanza, quelle povere ragazze che fine hanno fatto…”, come riporta Tommaso Labate sul Corriere di oggi.

Più tollerabili, perché tutte politiche e senza pretese di validità scientifica, le comunque durissime prese di posizione sul coprifuoco: “Con il coprifuoco  – dice sempre Enrico Michetti dai microfoni di RadioRadio – si è stati sempre molto tolleranti. E’ un discorso di libertà della persona. Quale scopo vuoi raggiungere?“. Così domanda in diretta il professor Enrico Michetti, Direttore di Gazzetta Amministrativa, cercando una spiegazione a una norma che il nostro Paese fino a questo momento aveva conosciuto solo in tempi di guerra”. E, ancora: “Abbiamo messo tanti impostori, cialtroni, gente inutile che non è in grado di far fronte a una necessità. Necessità – enfatizza Michetti – non emergenza! Non c’è emergenza! C’è inefficienza cronica che viene artatamente scambiata per emergenza”. E: “La libertà di circolazione può essere limitata, non soppressa. Il coprifuoco è una misura totale. È uno stato di semidetenzione che si applica con i carcerati!”, scandisce l’avvocato che piace a FdI.

Ma rischiano di essere politicamente sconvenienti soprattutto le sue apparizioni nei medesimi blocchi nei quali si parla, ancora, del metodo Di Bella, purtroppo con titoli che rischiano, a diversi anni di distanza, di ingenerare nei malati erronei convincimenti: “Guariti dal tumore al seno e alla prostata senza operazione” ▷ Il Prof. Di Bella spiega i dati impressionanti della sua terapia“. Perché se il coprifuoco è un tema tutto politico, su cui è giusto dissentire anche in modo perentorio e accalorato, vaccini e cura dal cancro sono invece argomenti scientifici: se il possibile candidato del centrodestra per la capitale avesse idee distanti da quelle avvalorate dalla comunità scientifica, o comunque affini a quelle veicolate dall’emittente radiofonica nella quale appare spessissimo come opinionista, sarebbe forse il caso di saperlo, prima delle elezioni.

 

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