Il provvedimento è suddiviso in tre titoli e 27 articoli complessivi. Giovedì dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri
Tre titoli e 27 articoli complessivi: è questo il testo dell’ultima bozza di decreto legge sulle disposizioni riguardanti il reddito di cittadinanza e Quota 100 che verrà esaminato in Consiglio dei ministri il prossimo 10 gennaio. (qui le bozze precedenti) Per il primo si conferma l’avvio a partire dal 1 aprile e un Isee massimo di 9.360 euro per accedere al beneficio che andrà anche agli stranieri ma residenti in Italia da almeno 10 anni, mentre per la seconda misura oltre al debutto triennale ci sono le proroghe di opzione donna e dell’Ape sociale, nonché la cancellazione degli adeguamenti automatici alla speranza di vita. All’interno del testo è anche presente il capitolo dedicato alla Reintroduzione dei CdA INPS e INAIL e il Fondo di solidarietà per il trasporto aereo. Nel terzo titolo sono stati raggruppati, invece, le disposizioni per le assunzioni in Inps e Inail.
Qui il testo dell’ultima bozza
L’ALLARME DELLA CGIA SUL REDDITO DI CITTADINANZA
La scorsa settimana, intanto, dall’Ufficio studia della Cgia di Mestre, sulla base delle anticipazioni apparse nei giorni scorsi sulla misura, era arrivato l’allarme: la metà della spesa per il reddito di cittadinanza, circa 3 su 6 miliardi di euro previsti, potrebbe finire nelle tasche di persone che lavorano in maniera irregolare e in quelle delle loro famiglie. Secondo la Cgia dovrebbe riguardare poco più di 4 milioni di persone in 1.375.000 nuclei familiari.