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Stop ad AstraZeneca, cosa sappiamo

Astrazeneca Trentino Tribunale

L’Italia e altri Paesi europei hanno sospeso in via precauzionale l’uso di AstraZeneca, ma quali sono i reali rischi dello stop e quali le certezze che abbiamo?

Italia, Francia, Germania, Spagna e Lussemburgo sono alcuni tra i Paesi che hanno sospeso in via precauzionale l’inoculazione del vaccino AstraZeneca in attesa di ricevere una risposta definitiva dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema), prevista per giovedì.

IL DANNO D’IMMAGINE

Il vaccino AstraZeneca non ha avuto fortuna fin dall’inizio. Nel giro di due mesi è stato raccomandato prima solo per gli under 55, poi fino ai 65 anni e alla fine per tutte le fasce d’età. E adesso il panico per alcuni decessi che ne sono conseguiti (per ora per una questione temporale e non causale) potrebbero dargli il colpo di grazia – almeno per quanto riguarda l’immagine.

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COSA HA DETTO L’AIFA

L’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) ha dichiarato che la decisione di sospendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei”. L’Aifa, insieme all’Ema e ad altri Paesi europei, “valuterà tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione” e comunicherà ogni ulteriore informazione – inclusa la procedura da seguire per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.

COSA FARÀ L’EMA

L’Ema ha fatto sapere che gli esperti stanno esaminando “tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che circondano casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”. Al momento l’unica certezza per l’Ema è che comunque i benefici del vaccino AstraZeneca superano i rischi.

vaccino astrazeneca over 65 aifa

GLI EFFETTI COLLATERALI DELLO STOP

Resta ora da vedere se una decisione presa per pura cautela, per mantenere la fiducia nel vaccino e liberare il campo da eventuali rischi non abbia l’effetto contrario, ovvero favorire e fomentare i dubbi nelle persone aumentando il panico.

È di questo parere il primario del Dipartimento di malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, che ha affermato: “Lo stop della campagna vaccinale farà molti più danni di quanti possano fare le vaccinazioni. In una situazione in cui dobbiamo vaccinare tutti il prima possibile per evitare che la gente muoia lo stop non farà per niente bene al vaccino in questione e ad una organizzazione che fatica a decollare per mancanza di dosi”.

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È d’accordo anche Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica ed Epidemiologia all’Università Statale di Milano: “La strategia di cautela scelta dall’Europa è logica, ma nella migliore delle ipotesi, se anche un giudizio positivo dell’Ema arrivasse giovedì, avremo perso una settimana di campagna vaccinale, circa un milione di dosi. E questo rallentamento porterà a centinaia di decessi in più. […] Quel che è certo che tre mesi di campagna di vaccinazione di massa hanno permesso di salvare migliaia di cittadini”.

QUANTE DOSI ASTRAZENECA SONO STATE SOMMINISTRATE FINORA IN ITALIA

Su 2.196.000 dosi di vaccino AstraZeneca consegnate in Italia ne sono state attualmente somministrate 1.093.800 milioni, che corrisponde al 49,8% di quelle arrivate nel nostro Paese. Le prime dosi sono state inoculate in Italia l’11 febbraio (2.919 inoculazioni) e il picco è stato raggiunto venerdì scorso con 64.684 dosi somministrate.

Intanto il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha rassicurato coloro che hanno già ricevuto la prima dose: “Chi ha già fatto il vaccino può e deve restare sicuro, non deve fare niente se non segnalare eventuali sintomi al proprio medico. Le reazioni avverse, quando ci sono, si manifestano nelle ore immediatamente successive alla puntura. Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati”.

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