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Tim, il direttore commerciale Federico Rigoni lascia nel pieno della partita con Sky

Rigoni Tim

Mentre l’Antitrust mette la lente sulle clausole dell’accordo con Dazn e la partita con Sky è ancora tutta da disputare, Rigoni lascia Tim. C’entra la fibra?

Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto su Tim, proprio mentre stava assestando, forte dell’alleanza con l’ex outsider Dazn, l’isperata zampata a Sky (a sua volta in seria difficoltà e ancora in cerca di un amministratore delegato: fioccano i nomi). Federico Rigoni esce dal gruppo. Stefano Siragusa, già CTO, sarà il nuovo Chief Revenue Officer (da CTO).

Siragusa è un manager che si è già occupato del rafforzamento della rete e delle operations (già key manager del Gruppo e attualmente è titolare di 379.157 azioni ordinarie TIM).

Si tratta di un cambio manageriale che ha sorpreso un po’ tutti, un po’ perché non ne sono state spiegate le ragioni, un po’, perché, è noto, non si cambiano mai i cavalli in corsa. E quella contro Sky è ancora tutta da correre. Nessuno però sa cosa possa aver spinto l’amministratore delegato Luigi Gubitosi a salutare il direttore commerciale Federico Rigoni, uomo che godeva della sua piena fiducia, sostituendolo con il capo della rete Stefano Siragusa, valente ma certo più lontano dalla cerchia gubitiana.

Leggi anche: L’Antitrust vuole vederci chiaro su Tim e Dazn

“A Federico Rigoni, che lascerà TIM in via consensuale – viene sottolineato nella nota della Compagnia -, va il ringraziamento per il significativo contributo professionale e manageriale prestato. A Federico Rigoni (che non risulta titolare di azioni TIM) sarà riconosciuto un trattamento di severance conforme con la politica di remunerazione approvata dall’Assemblea del 31 marzo 2021; l’assegnazione si qualifica pertanto come operazione con parte correlata esclusa, ai sensi dell’apposito Regolamento Consob”.

Rigoni aveva assunto il ruolo a febbraio 2020 al posto di Lorenzo Forina. La stampa segnala il ritardo nel closing dell’operazione Open Fiber che comporterà un incremento del prezzo riconosciuto da OF (9% di tasso annuo da 1 luglio). Il Sole 24 Ore a tal proposito rivela che la firma dell`accordo dovrebbe però essere imminente (entro metà luglio o prima), anche se saranno necessari alcuni diversi mesi per arrivare al closing.

Tra gli altri spostamenti, si segnala che la Funzione Chief Technology & Operations Office sarà affidata a Nicola Grassi (anche lui già considerato key manager in quanto Responsabile della Funzione Procurement. Attualmente Nicola Grassi è in possesso di 260.000 azioni ordinarie TIM).

La Funzione Procurement sarà affidata a Paolo Chiriotti, che risulta titolare di 100.000 azioni ordinarie della Società. Si allega il suo curriculum vitae. Le nuove responsabilità hanno effetto immediato.

 

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