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Toto-presidenti Commissioni: Tremonti agli esteri, Pella al Bilancio

Commissioni

Tremonti, Lupi, Pella, De Bertoldi, Balboni: ecco i nomi dei possibili presidenti delle Commissioni permanenti di Camera e Senato

Dopo aver archiviato la partita del sottogoverno anche il Parlamento si appresta a completare il suo iter di formazione. Mercoledì 9 novembre sia alla Camera che in Senato, sono state convocate le commissioni permanenti che, dopo l’indicazione dei componenti da parte dei gruppi parlamentari, andrà ad eleggere i rispettivi presidenti. Al centrodestra, come coalizione di maggioranza, il compito di risolvere il risiko, tenendo presente le quote che spettano per numero di parlamentari ad ogni partito che lo compone. Al FdI andranno 5 presidenze del Senato e 7 della Camera, alla Lega 3 e 4, mentre a Forza Italia 2 e 3. I capigruppo sono al lavoro, sotto l’attento sguardo del ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, ma le caselle non sono state ancora riempite. “Il tempo c’è per trovare un accordo con tutti gli attori in campo”, viene spiegato, anche se l’elezione dovesse slittare di qualche giorno. Intanto si è trovata la quadra per la commissione Esteri della Camera potrebbe essere guidata da Giulio Tremonti o Maurizio Lupi. In Senato confermata la presidenza a Stefania Craxi (FI), mentre in vista della presentazione della legge di bilancio (che partirà proprio da Montecitorio) la commissione Bilancio sarà affidata a Roberto Pella (FI), mentre quella di Palazzo Madama andrà a Nicola Calandrini (FdI).

Per le commissioni Finanze si pensa a Andrea De Bertoldi (FdI) o Alberto Gusmeroli alla Camera, mentre in Senato non sarebbero ancora stati sciolti i nodi. Per l’ex ministro leghista Massimo Garavaglia si aprirebbe, dunque, la porta di Attività produttive. Sempre a palazzo Madama, Alberto Balboni (FdI) dovrebbe approdare agli Affari costituzionali, mentre a Montecitorio confermato Igor Iezzi (Lega). Marcello Pera potrebbe essere riservato alla futura commissione bicamerale sulle Riforme, che tratterà la modifica costituzionale del presidenzialismo. A Federico Mollicone, uscito dalla rosa dei sottosegretari, dovrebbe invece andare la Cultura di Montecitorio. Per la Lega di Matteo Salvini confermata Giulia Bongiorno per la Giustizia. A Montecitorio dovrebbe avere la Difesa, con Paolo Formentini o Eugenio Zoffili. L’Agricoltura del Senato potrebbe essere spartita tra FdI e Forza Italia, pronta a schierare l’ex sottosegretario Francesco Battistoni. Per la Sanità si fa invece il nome di Francesco Zaffini (FdI). Su tutte le altre caselle una quadra ancora non è stata trovata. La partita è tutta interna ai partiti della maggioranza visto che le quote di suddivisione della coalizione non sembrano essere in discussione.

Estratto di un approfondimento di Nomos. 

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