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Tutti i nomi in lizza per le giunte di Lazio e Lombardia

Lazio E Lombardia Giunte

Gli equilibri tra gli alleati e i giochi di potere per decidere i componenti delle giunte di Lazio e Lombardia

Entro la fine di questa settimana dovrebbero essere pronte le giunte di Lazio e Lombardia. Un delicatissimo gioco di equilibri di potere che, tra posti in giunta e ruoli nelle partecipate regionali, deve provare ad accontentare tutti. La composizione della giunta regionale lombarda dovrebbe essere comunicata in giornata, mentre entro fine settimana dovrebbe esserci il varo di quella laziale.

GIUNTA LOMBARDIA: FONTANA POTREBBE TENERE PER SÉ LE DELEGHE ALL’AUTONOMIA

Entro il prossimo 15 marzo dovrà tenersi la prima seduta del Consiglio regionale. Fontana, entro quella data, deve trovare una quadra tra i desiderata dei suoi alleati. Molto probabilmente il presidente terrà per sè la delega all’autonomia. “E’ sicuramente un’ipotesi – ha detto Fontana – ma avere anche il sostegno di un assessore tecnico che può partecipare più di me a tutte le riunioni potrebbe essere utile”. In alternativa a Fontana potrebbero andare le deleghe alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. In tal caso l’autonomia potrebbe finire a un sottosegretario leghista, oppure all’attuale assessore al bilancio Davide Caparini o a Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione.

LO SPACCHETTAMENTO DELLA SANITÀ

Sta facendo molto discutere l’idea di spacchettare l’assessorato alla Sanità tra Salute e Welfare. Forza Italia spinge perché venga confermato Guido Bertolaso,  in quota alla lista Fontana, alla guida della sanità ma Fontana ha detto che i nomi definitivi arriveranno “mercoledì notte”. Potrebbero essere chiamati a gestire la salute dei lombardi la leghista Elena Lucchini, Simona Tironi di Forza Italia e Francesca Caruso, vicina ad Ignazio La Russa. “Per quel che riguarda il welfare spacchettato dall’assessorato Sanità mi pare una pessima idea – ha detto Pierfrancesco Majorino, sfidante di Fontana – e va in direzione contraria rispetto a quanto abbiamo bisogno, ossia molta più integrazione a livello sociosanitario e assistenziale”.

GLI ASSESSORI DI FDI NELLA GIUNTA LOMBARDIA: DA LA RUSSA AD ALPARONE

Andando ai numeri Fratelli d’Italia vuole a 8 dei 16 assessorati della giunta lombarda. Al partito di Giorgia Meloni potrebbe andare il Bilancio, oggi in mano alla Lega. Il più accreditato per quel è Marco Alparone. Barbara Mazzali dovrebbe essere il prossimo assessore al Turismo, Franco Lucente alle politiche abitative e Alessandro Beduschi all’Agricoltura. Quest’ultimo ruolo è conteso anche da Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. A FdI potrebbe andare anche la vicepresidenza a Romano La Russa che manterrebbe anche la delega alla Sicurezza.

I CINQUE ASSESSORI DELLA LEGA

Il presidente Fontana avrebbe accordato al Carroccio 5 assessori. Tra i più accreditati ci sono Guido Guidesi, che dovrebbe andare allo Sviluppo Economico, mentre Massimo Sertori alla Montagna. Una conferma dovrebbe arrivare per Claudia Terzi alle Infrastrutture e Alessandro Fermi dovrebbe andare ai Trasporti. Come detto Davide Caparini o Stefano Bolognini potrebbero avere le deleghe all’autonomia.

DUE POSTI PER FORZA ITALIA E LISTA FONTANA

Forza Italia, che in Lombardia ha dimostrato di tenere tenacemente, dovrebbe occupare due caselle della giunta Fontana. Sembra sicuro l’ingresso in Giunta di Simona Tironi al Welfare. C’è incertezza, invece, per Gianluca Comazzi, che potrebbe diventare sottosegretario. La lista Fontana, infine, oltre che per Bertolaso dovrebbe avere un posto per Giacomo Cosentino.

LUNEDÌ 13 LA SEDUTA DEL PRIMO CONSIGLIO DEL LAZIO

Le trattive alla Pisana potrebbero prendere un po’ più di tempo. Ieri si è tenuta una riunione tra i coordinatori regionali dei partiti della coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e Lista Rocca) per scegliere nomi e deleghe degli assessori della squadra che affiancherà il presidente Rocca.

GIUNTA LAZIO: ROCCA PORTA I “SUOI” DALLA CROCE ROSSA ALLA REGIONE

In ogni caso tra giovedì e venerdì Francesco Rocca, il nuovo presidente della Regione Lazio, dovrebbe annunciare i nomi dei suoi assessori e lunedì 13 si terrà la prima seduta del nuovo Consiglio. Intanto il presidente ha scelto il suo capo di gabinetto. Ancora una volta si è rivolto ai suoi uomini di fiducia in Croce Rossa (proprio come aveva fatto per la campagna elettorale quando dalla CRI aveva pescato Adriano ValentiniCarla Cace per seguire la sua comunicazione) e ha puntato su Giuseppe Pisano, in passato presidente del collegio dei revisori dei conti della Cri. Il suo non sarà un compito semplice, dovrà vigilare affinché non si verifichino situazioni in cui possa spuntare il conflitto d’interesse.

I NOMI DI FDI PER LA GIUNTA LAZIO: DA RIGHINI A MASELLI A ANGELILLI

Sul tavolo c’è uno schema sul quale i partiti di maggioranza devono convergere. Rocca, al massimo, può nominare dieci assessori garantendo la rappresentanza di genere. Il bottino più ricco spetta a Fratelli d’Italia, forte del suo 24 per cento delle preferenze contro l’8 per cento di Lega e Forza Italia. Al partito di Giorgia Meloni dovrebbero essere assegnati 6 o 7 assessorati. I nomi sui quali punta FdI per la giunta Rocca sono: Giancarlo Righini, campione di preferenze, (“meloniano” candidato del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida), che dovrebbe essere assegnato al Bilancio, Roberta Angelilli, Fabrizio Ghera, ex assessore della giunta Alemanno che dovrebbe andare ai lavori pubblici. Uno tra Massimiliano Maselli e Antonello Aurigemma, proveniente da Forza Italia, dovrebbe essere il prossimo assessore all’Urbanistica e ai Trasporti, all’altro andrà il ruolo di capogruppo del partito in assemblea. Dovrà esserci un posto anche per due donne, probabilmente Laura Allegretti, eletta a Viterbo, e Laura Corrotti.

I POSTI PER LEGA E FORZA ITALIA E LE NOMINE NELLE PARTECIPATE

 Lo schema dovrebbe essere 7-2-1, con la presidenza del consiglio regionale alla Lega. Per gli alleati di Lega e Forza Italia restano quattro posti, due ciascuno oppure uno per la Lega, nel caso in cui Pino Cangemi (Lega) venisse nominato presidente del Consiglio Regionale. Il Carroccio ha proposto Pasquale Ciaccarelli, non eletto a Frosinone e che potrebbe andare alla Cultura. Forza Italia, invece, punta su Giorgio Simeoni, ex assessore della giunta di Francesco Storace che dovrebbe essere il prossimo assessore al lavoro, e Giuseppe Simeone, ex consigliere regionale, che rappresenterebbe il territorio di Latina, al quale andrebbe il complesso assessorato all’ambiente e rifiuti. A sciogliere le tensioni tra gli alleati sembra sia stato il tema delle partecipate regionali, nelle quali potrebbe trovare soddisfazione chi non ha trovato posto in Giunta. L’interesse più grande è per il Cotral, poi c’è Lazio Innova, Astral e Laziocrea.

L’UDC PUNTA I PIEDI

Nel gran ballo delle poltrone della Pisana anche l’UdC vorrebbe uno scranno. Una nota congiunta firmata da Marco Di Stefano, capogruppo Udc in Assemblea capitolina e coordinatore Udc per il Lazio, e dai responsabili provinciali dell’Udc chiede “con forza al nostro segretario nazionale Lorenzo Cesa di rivendicare la dignità politica di un alleato che non può attendere in Consiglio regionale gli importanti atti votati nella giunta presieduta dal Presidente Rocca: relegarci a tale ruolo significa metterci nelle stesse, identiche condizioni in cui si troveranno le opposizioni”.

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