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Vaccini, i Paesi che vogliono passaporti sanitari e database

Coprifuoco Mondo

La maggior parte dei Paesi si è mossa per attivare portali internet che monitorano la campagna vaccinale nazionale. Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) fa il punto della situazione. E dopo la proposta dei passaporti sanitari è in arrivo il Travel Pass IATA

Le vaccinazioni anti Covid sono iniziate in tutti i paesi europei ma le difficoltà non mancano per nessuno. Non solo ci sono problemi nelle forniture dei vaccini, ma anche nel reperire aghi e siringhe. Ciononostante, la maggior parte dei Paesi si è mossa per attivare portali internet che monitorano la campagna vaccinale nazionale.

I DATABASE EUROPEI

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), l’agenzia dell’Ue finalizzata a rafforzare le difese dell’Europa contro le malattie infettive, ha fatto il punto della situazione (aggiornata fino al 29 gennaio): su 28 Stati, 21 hanno attivato dei registri elettronici disponibili a livello nazionale, 5 (Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo e Slovacchia) hanno un apposito sistema elettronico, 4 (Croazia, Estonia, Germania, Portogallo) usano delle specifiche card elettroniche e un solo Paese registra le vaccinazioni manualmente.

COME VANNO LE VACCINAZIONI

Molti Paesi, tra cui Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia, fa sapere l’Ansa, sono nella fase 1 della campagna vaccinale, mentre Finlandia, Ungheria, Irlanda, Norvegia e Slovenia sono in fase 2, e solo la Slovacchia è in fase 3.

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La Lituania, con il 100% delle dosi somministrate su quelle distribuite, si posiziona al primo posto. Dietro di lei Islanda (92,7%), Polonia (87,3%), Spagna (84,8%), Slovenia (83,5%) e sesta l’Italia (76,1%). Nella tabella pubblicata dall’Ecdc mancano però i dati di Germania, Francia e Regno Unito.

COSA PENSA L’EUROPA DEL PASSAPORTO SANITARIO

La proposta del passaporto sanitario, avanzata dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, sembra al momento ancora solo un’ipotesi. Come sottolineato da molti esperti potrebbe essere un modo per far ripartire l’economia, viaggi di lavoro ma non solo, il turismo infatti non vede la fine delle perdite che ha subito.

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L’ANNUNCIO DI IATA

L’International Air Transport Association (IATA), fortemente a favore di un patentino per tornare a viaggiare, ha fatto sapere adesso che, a partire da marzo, le principali compagnie aeree del mondo introdurranno nei propri sistemi di gestione dei passeggeri il Travel Pass IATA.

COS’È IL TRAVEL PASS IATA

Il Travel Pass IATA è un vero e proprio passaporto digitale in cui verranno memorizzati e aggiornati i dati personali – compresi la somministrazione di vaccini anti Covid e le certificazioni di negatività ai test. Consisterà in un’app scaricabile (entro marzo per dispositivi iOS e aprile/giugno per Android) e utilizzabile gratuitamente, i costi del servizio, infatti, saranno sostenuti dalle compagnie aeree. Prima del lancio definitivo, fa sapere Teleborsa, l’app sarà testata sui voli Emirates per conto di IATA.

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