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Vaccini, medici di famiglia a Speranza: “Ascoltateci, rivedere scala di priorità”

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I medici di famiglia al ministro: “I vaccini siano destinati sulla base anche delle nostre indicazioni”

L’andamento a macchia di leopardo delle regioni nello stabilire le diverse priorità nelle categorie da vaccinare ha aperto un dibattito in cui i Medici di Medicina Generale, le prime sentinelle della salute dei cittadini, intendono porre un punto di riferimento. Secondo la SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, infatti, ad avere la priorità devono essere i pazienti individuati attraverso il cosiddetto “Indice di Vulnerabilità per Covid-19”.

“Riteniamo che debba essere data immediata priorità nel piano vaccinale per Covid-19 ai pazienti affetti da una o più patologie croniche sulla base del calcolo del cosiddetto ‘Indice di Vulnerabilità per Covid-19’ – sottolinea Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Questo parametro fa riferimento non ad una generica “Fragilità” ponderata per età, sesso e patologie intercorrenti, ma valuta più nello specifico la ‘vulnerabilità’ per Covid-19, cioè il rischio reale rispetto a questa patologia. Questo calcolo può essere facilmente eseguito dai Medici di famiglia sulla base delle cartelle cliniche aggiornate regolarmente per ogni paziente. La correlazione tra il dato dell’età e le patologie croniche con grave impatto sulla vulnerabilità e la mortalità per Covid-19 è ormai universalmente studiata, conosciuta e accettata. La pandemia ha mostrato come tali patologie rappresentino oggi uno straordinario micidiale fattore di rischio nell’aumentare la mortalità in chi è affetto da Sars-CoV-2”.

LA LETTERA AL MINISTRO SPERANZA

La proposta di rivedere i criteri di assegnazione nelle priorità su base nazionale è stata espressa in una lettera inviata da Cricelli al Ministro della Salute Roberto Speranza e a Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, a Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, ad Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, a Giorgio Palù, Presidente Aifa, a Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e a Walter Ricciardi, Consigliere Personale del Ministro della Salute.

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In allegato alla lettera, Cricelli ha esposto dettagliatamente i dati analitici del Rapporto della SIMG e dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dai quali si evince la quantità e la qualità delle conoscenze e delle numeriche di dettaglio associate alle singole patologie croniche ed alle multimorbilità, fattori che moltiplicano il rischio di fragilità generale ed in particolare il rischio di vulnerabilità per Covid-19. “Ai Medici di Medicina Generale del nostro Paese è affidato il maggior onere della presa in carico di tali cittadini, insieme fragili e vulnerabili – evidenzia Cricelli – E’ evidente che la maggiore protezione vaccinale contro il Covid-19 vada riservata a questi pazienti attraverso una valutazione sapiente e ponderata dell’Indice di Vulnerabilità per Covid-19”.

PRESCRIZIONE DEI FARMACI PER DIABETE E BPCO

Nella stessa lettera, Cricelli interviene anche sulle malattie croniche. “Poiché alcune malattie croniche costituiscono un gigantesco fattore di rischio per Covid-19, è indispensabile che sia immediatamente consentito anche ai Medici di famiglia di poter utilizzare e prescrivere tutte le risorse terapeutiche e tutti i farmaci per patologie come diabete e BPCO, sinora riservati alla prescrizione da parte degli specialisti. Tutti i cittadini affetti da malattie croniche hanno il diritto di avere accesso attraverso il loro MMG a farmaci e terapie indispensabili per la buona cura delle cronicità, oggi ancor più rilevanti in quanto fortemente protettive contro il Covid” conclude Cricelli.

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