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Affluenza alle primarie. PD: ai gazebo 48mila, ma Marino fa la parte della questura…

Affluenza Primarie

The day after, il centrosinistra si spacca sull’affluenza alle primarie. Duro Marino: “I numeri dei partecipanti non sono chiari”

Dopo ogni manifestazione di piazza che si rispetti capita sempre che gli organizzatori vantino di aver portato in strada un certo numero di persone, mentre la questura, deputata a tenerli sotto controllo per ovvi motivi d’ordine pubblico, smentisca, con dati di gran lunga inferiore. Il siparietto si è verificato anche al termine delle primarie del PD, che l’intero partito ha vissuto col fiato sospeso, considerata la bassissima affluenza al medesimo appuntamento pre-elettorale di Torino. Il segretario dem Enrico Letta esulta, sostenendo che siano andati ai gazebo del centrosinistra in circa 50mila (per la precisione, 48mila), ma non tutti, all’interno della sempre più variegata ‘casa’ della sinistra italiana, sono d’accordo.

MARINO CONTESTA I DATI SULL’AFFLUENZA ALLE PRIMARIE

“I numeri dei partecipanti non sono chiari – ha scritto su Facebook l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, tornato attivo, come vi avevamo raccontato, per sostenere un suo candidato, Giovanni Caudo. Secondo alcuni riscontri siamo sotto i 37 mila C’è chi dice 45 mila, E parla di successo. In realtà, siamo ben lontani dai 110 mila romani che votarono alle primarie nel 2013 ed è un peccato. È evidente che limitando il dibattito e usando espressioni come ‘candidato unico’ si è anche limitata la motivazione ad esprimersi dei cittadini”.

 

I numeri dei partecipanti non sono chiari. Secondo alcuni riscontri siamo sotto i 37.000 c’è chi dice 45.000, e parla di…

Pubblicato da Ignazio Marino su Lunedì 21 giugno 2021

 

Medesima lamentela (o forse bisognerebbe parlare di “denuncia”) era stata espressa ieri proprio dal mariniano Giovanni Caudo (qui al Foglio) finito al secondo posto, dietro a Roberto Gualtieri: “Quella del Pd è una proiezione non confortata dai dati, alla fine i votanti si attesteranno intorno ai 35 mila”. E spiegava: “Alle 19 avevamo dai nostri conteggi 27 mila votanti in 132 gazebo su 187. Difficile che nelle ultime due ore ci sia stato questo balzo”. Numeri alla mano, a Roma è andato ai gazebo un terzo dei votanti che nel 2013 scelsero Marino. Valentina Cuppi, presidente del Pd, in merito a Repubblica ha commentato: “Non voglio dare la colpa solo alla pandemia. Riconosco che veniamo da un periodo di disaffezione. A un certo punto era prevalsa nel Pd la politica dell’io, invece che del noi. Bisogna perciò recuperare un percorso. Fare in modo che quando si chiede la partecipazione poi deve esserci anche un riscontro. Il militante deve vedere il frutto del suo impegno. Le agorà promosse dal segretario Letta vanno in questa direzione. Dobbiamo tornare a dimostrare vicinanza alla vita delle persone”.

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