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Augias vittima del phishing (ma non lo sa). Lo racconta e attacca Enel

Augias Mail Phishing

Una mail truffaldina è stata recapitata alla casella elettronica del buon Augias, che però non solo cade nel tranello con tutte le scarpe, ma racconta la sua ilare disavventura col phishing su Repubblica prendendosela con Enel

Tanto rispetto, stima e simpatia per Corrado Augias, uomo e dotto di altri tempi. In tutti i sensi. Più a suo agio, com’è giusto che sia, a sfogliare un libro e a disquisire della poetica di Catullo che alle prese con le diavolerie moderne. Che comunque non disdegna, seppur con risultati che fanno scappare un sorriso, vista l’ingenuità dimostrata.

AUGIAS VS L’HACKER

I fatti li racconta Augias stesso, nella sua rubrica epistolare su Repubblica, rispondendo a una lettrice che narra le sue disavventure con l’italica burocrazia. Scrive l’apprezzato saggista: “Giovedì mi arriva per mail un avviso dell’Enel — sottolineo Enel non l’amministrazione di un piccolo borgo sperduto — che trascrivo verbatim: “ENEL — si tratta di un ultimo sollecito si dispone di un rimborso incompiuto il rimborso di 92,72 € ancora valido fino al 28/01/2021”.

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Una mail truffaldina in piena regola. Identica a quelle, sghembe e barcollanti, che affollano quotidianamente le nostre caselle postali. E ciò che stupisce è che Augias noti a una a una tutte le incongruenze caratteristiche delle mail di phishing meno elaborate, ma, ormai prigioniero della sua stessa disillusione che caratterizza sovente le sue geremiadi contro il sistema, la politica e la cosa pubblica, vi passi sopra con una leggerezza disarmante.

UNA MAIL DI PHISHING IN PIENA REGOLA, NON PER AUGIAS

“Notare che – rileva infatti indispettito – la data di scadenza coincide con quella del sollecito. Vado verso l’incredibile, il messaggio prosegue così: “Questa mail vi informa che l’importo non rimane disponibilité (sic). Fare clic sul seguente link: Accedi a MyEnel”. Oramai sgomento faccio clic, si apre una finestra dalla quale trascrivo ancora una volta alla lettera. Prima casella: “Unsolicited e-mail or cell phone numer” (?) seconda casella: “Password”. Non ho quella password ma per fortuna una piccola scritta sottostante mi rassicura col benevolo imperativo “Recover Password” — accanto un’altra scritta avverte “Recovers Username” (notare la “s” finale che trasforma l’imperativo nella 3° persona di un presente indicativo)”.

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Inanellati tutti i dubbi sulla genuinità dei messaggi apparsi sul monitor con la climax ascendente che solo un grande drammaturgo come Augias sa esprimere, il lettore si aspetta che una lampadina si accenda sulla chioma canuta dello scrittore e questi rinsavisca evitando all’ultimo secondo di cliccare. Ci sentiamo partecipi della sua odissea cibernetica. Vorremmo gridargli: “Si fermi, Corrado, non prosegua oltre le Colonne d’Ercole. Insomma, non tocchi più quel mouse, stacchi la spina del suo PC dal muro!”

augias mail phishing

Affatto. L’impavido, quasi incosciente, persevera. “Comunque, clicco sulla dicitura “Recover password”, non succede nulla, sembra di legno. Non mi scoraggio, un’ulteriore scritta aggiunge: “If hai problemi di accesso clicca qui”. If hai? Ripeto: if hai? Non succede nulla nemmeno lì”. La trappola è bella che scattata. Probabilmente ora il computer del buon Augias è pieno di pop up porno e tutti i suoi dati sensibili stanno già migrando verso qualche server russo.

DOPO LA MAIL DI PHISHING, AUGIAS SE LA PRENDE CON ENEL

Ma Augias tutto sommato è sereno, quasi soddisfatto: “Pazienza, ho perso 92,72 euro, in compenso ho vissuto un’esperienza di forte intensità”. Quindi, la filippica verso la compagnia della luce:”È l’Enel che non capisco. Con la bella pubblicità che fa, così moderna, dinamica, apparentemente amichevole, non ha una persona in grado di scrivere un messaggio in un italiano comprensibile? Né un tecnico capace di organizzare una finestra di dialogo? Visto che ci sono ne aggiungo un’altra. Da circa un mese i lampioni stradali della mia zona (Roma Flaminio) rimangono sempre accesi. Non so se appartengano all’Enel o all’Acea, so che l’inefficienza — là linguistica, qui tecnica — è la stessa. Operatori che non operano, capi reparto con non sorvegliano, dirigenti che non dirigono. Che cosa dicono questi segnali?”. Insomma, Augias è rimasto al buio. Ma non per colpa di Enel. E in tutta Repubblica non un correttore di bozze che l’abbia avvertito…

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