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Come va la digitalizzazione dei Comuni italiani

Digitalizzazione Comuni

Quasi tutti i Comuni italiani hanno chiesto di accedere al Fondo per la digitalizzazione (7.246 su 7.904). Le risorse a disposizione ammontano a 43 milioni su un totale di 50 milioni dell’intero Fondo, che con l’ultima legge di bilancio è diventato strutturale

Sono 7.246 i Comuni che hanno richiesto di accedere al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano per sostenere finanziariamente le amministrazioni nei processi di modernizzazione. Si tratta di un numero importante che rappresenta il 92% del totale dei Comuni che sono 7.904.

SPID, CIE, PagoPA E APP IO

Come prevede il decreto legge su “Semplificazione e innovazione digitale”, i Comuni italiani, entro il 28 febbraio 2021, devono adottare l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica (Cie) per consentire l’accesso ai servizi, integrare la piattaforma PagoPa per i pagamenti elettronici e avviare la migrazione dei servizi nell’applicazione IO per favorirne l’utilizzo anche da smartphone.

I FONDI STANZIATI

Le risorse messe a disposizione degli Enti ammontano a 43 milioni su un totale di 50 milioni dell’intero Fondo, che con l’ultima legge di bilancio è diventato strutturale. Le quote, assegnate ai Comuni in base alla popolazione residente, verranno erogate in due tranche dopo la verifica dello stato di avanzamento dei processi di digitalizzazione: la prima, pari al 20%, per le attività concluse entro il 28 febbraio 2021; la seconda, per il restante 80%, entro il 31 dicembre 2021 a verifica delle attività avvenute.

LE PAROLE DI PISANO

La ministra Pisano ha affermato: “È un buon risultato perché evidenzia una strategia comune di digitalizzazione delle Amministrazioni, sia centrali sia locali. I Comuni avviano o accelerano il processo di trasformazione digitale con l’obiettivo di fornire servizi digitalizzati e realmente semplici da utilizzare. Il percorso è ancora lungo e non privo di ostacoli, ma lo stiamo percorrendo insieme a Regioni e Comuni in modo coeso. Continueremo ad investire sulla trasformazione dei servizi, a beneficio di cittadini e imprese”.

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La maggior parte delle richieste di accesso al Fondo è giunta dai piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, un segnale della consapevolezza, ormai diffusa anche nelle realtà territoriali minori, dell’importanza di digitalizzare i servizi a cittadini e imprese. Ma anche le città di maggiori dimensioni hanno chiesto di accedere alle risorse del Fondo.

Tra i Comuni che hanno aderito all’Avviso pubblico figurano anche Procida, capitale italiana della cultura 2022, e Matera, capitale europea della cultura nel 2019.

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