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Bernardo, sapessi com’è strano sentirsi isolati a Milano

Bernardo Isolato

Bernardo, dopo lo scivolone della divulgazione dell’audio in cui denunciava di sentirsi isolato, contrattacca: “I milanesi si fanno avanti per fare offerte”. Ma la sensazione è che la partita sia finita prima di essere iniziata…

Per tutto il week-end lo staff di Luca Bernardo ha provato a minimizzare: “Sono toni consueti, in campagna elettorale: tra di noi ci parliamo così”. Qualcuno, dopo averci chiesto se stessimo registrando, ci scherza perfino su: “Non c’erano nemmeno imprecazioni, quando un audio arriva alla stampa non sai mai quali paroline poco gentili abbia dentro…”

Ma è chiaro che quella registrazione imbarazza e non poco il candidato di centrodestra, spuntato fuori un po’ per caso, un po’ per la diserzione delle personalità, assai più note, che erano state scelte prima di lui. I telefoni, infatti, squillano in continuazione nel quartier generale del principale sfidante di Beppe Sala (che, dal canto suo, ostenta fair play evitando di rispondere alle domande sulle difficoltà economiche lamentate da Bernardo: possiamo parlare di come spenderemo i soldi noi amministrando Milano nei prossimi cinque anni, rispondono dall’entourage col tono di chi ripete la medesima frase da ore).

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Poi, qualcuno, nel team di Bernardo ha il colpo di genio: in quell’audio il candidato di centrodestra lamentava di sentirsi isolato, perché allora non capovolgere il paradigma? Potrebbe funzionare. In poco tempo è lo staff a contattare i giornalisti, a passare al contrattacco: dopo la diffusione dell’audio decine, anzi centinaia di milanesi si sarebbero spontaneamente offerti di contribuire alla campagna elettorale di Bernardo, lasciato solo dai partiti ma non dai suoi concittadini. Una replica un po’ posticcia, non perfettamente aderente a quanto illustrato dagli ultimi sondaggi (a Milano la convinzione generale è che si vada verso il Sala-bis, anche se i volontari del sindaco uscente continuano a consumare le suole delle scarpe facendo volantinaggio casa per casa, panchina dopo panchina, soprattutto nelle periferie, dove in questi anni il primo cittadino s’è visto poco).

La sensazione che la partita sia finita ancora prima di iniziare, tanto che Sala, dopo aver deciso di non tenere comizi finali (e aver detto che il suo sfidante “è stato scelto all’ultimo momento” ed è “senza esperienza”), ha perfino deciso di non sfruttare a proprio vantaggio l’audio, irrita ancora di più l’avversario: “Proprio perché è una chat privata con i parlamentari darò mandato al mio legale di avviare una denuncia alle autorità competenti, alla magistratura o alla polizia postale”, si sfoga con la stampa Bernardo. “Il timore – spiega – è che si sia inserito qualcuno in questa chat, conosciamo i colpi bassi della sinistra, i metodi da ex Unione sovietica”.

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