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Quanto vale il Bonus psicologo e perché slitta al 2024

Singla

Dopo 326 giorni (dall’approvazione nella scorsa legge di bilancio), interrogazioni parlamentari, petizioni online, appelli, finalmente il bonus psicologo è stato sbloccato

Dopo il via libera in Conferenza Stato-Regioni, il ministro della Salute Schillaci non ha perso ulteriore tempo e ha firmato il decreto ministeriale per l’erogazione del bonus relativo all’anno 2023.

COSA PREVEDE IL DECRETO CHE SBLOCCA IL BONUS PSICOLOGO

Il decreto prevede il riparto tra le Regioni di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 8 milioni a decorrere dal 2024. Definisce i criteri di accesso al contributo, l’entità dello stesso e i requisiti anche reddituali, le modalità di presentazione della domanda, con dettagli che saranno via via resi noti.

In particolare, i cittadini potranno richiedere il contributo all’Inps e il bonus dovrà essere utilizzato entro 270 giorni dall’accoglimento della domanda, pena la decadenza.

PERCHE’ LO STALLO?

Come avevamo scritto, c’è stato un intoppo procedurale al Mef. Il decreto infatti era stato bloccato dai tecnici del ministero dell’Economia su input della Ragioneria dello Stato. Il problema – come era emerso anche dalle cronache – era di natura tecnica e finanziaria: la norma in manovra non era scritta bene e non si capiva se le risorse necessarie fossero a valere sul Fondo sanitario nazionale o da reperire ex novo.

QUANTO VALE IL BONUS PSICOLOGO?

L’importo del bonus psicologico, riconosciuto una sola volta, è fissato dal decreto in un massimo di

  • 1.500 euro per redditi con Isee inferiore a 15mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta);
  • 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15mila e 30mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta)
  • 500 euro per redditi con Isee superiore a 30mila ma inferiore a 50mila (fino a 50 euro per ogni seduta)

COSA PREVEDE L’ITER PER LA PRESENTAZIONE E L’ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE

L’iter per la presentazione delle domande non si esaurisce con l’approvazione del decreto attuativo. Sono previsti infatti altri passaggi. Dopo che l’Inps e il Ministero della Salute hanno indicato la data per la presentazione delle domande, dovranno intercorrere 60 giorni. A seguire l’Inps deve redigere le graduatorie e individuare i beneficiari. Dopo di che sempre l’Inps comunica ai beneficiari l’accoglimento della domanda, e nel frattempo le Regioni devono autorizzare l’Istituto di previdenza a corrispondere gli importi relativi al beneficio.

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