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Brevetti vaccini, Emergency e Oxfam si appellano a Draghi

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Le due ONG chiedono all’Italia di mettersi nella scia di Biden: “Paesi come l’India non hanno più tempoi”. Per Emergency Mario Draghi ha l’autorevolezza di sbloccare lo stallo europeo nella delicata questione sulla sospensione dei brevetti dei vaccini. E il premier risponde: “Vaccini bene comune”

Sara Albiani, responsabile salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, Presidente di Emergency, festeggiano la decisione del nuovo inquilino della Casa Bianca (“Il Presidente Biden ha riconosciuto che il modello di business delle Big Pharma sta mettendo a repentaglio la vita di tutti. In questo momento di crisi non possiamo che accogliere quindi con entusiasmo la decisione dell’amministrazione americana di intraprendere un nuovo percorso che metta al centro la salute pubblica rispetto ai profitti privati”) e si appellano al presidente del Consiglio Mario Draghi perché l’Italia faccia altrettanto, mettendosi a capofila in Europa dei Paesi che chiedono la sospensione dei brevetti dei vaccini.

“È un esempio straordinario di un Governo che ascolta ed è disposta a fare tutto il necessario (whatever it takes…) per sconfiggere il Covid-19. Allo stesso tempo però siamo consapevoli che si tratta solo di un primo passo”, si legge nella lettera aperta indirizzata a Palazzo Chigi. “Adesso non è più il momento dei tentennamenti, per questo chiediamo con forza che l’Italia, come paese fondatore e terza economia dell’UE, membro del G7 e presidente di turno del G20, persegua sia in sede europea che internazionale la strada indicata dagli Usa: il Global Health Summit e il G7 dei Ministri del Commercio in programma a fine maggio, saranno l’occasione giusta per spingere in questa direzione”.

“Paesi come l’India, che con la decisione dell’amministrazione Biden possono iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel, non hanno più tempo e hanno tutto il potenziale produttivo per garantire vaccini in gran parte dei paesi poveri. Perché ciò sia possibile però, l’Unione europea e gli stati membri che, come l’Italia, si sono fino ad oggi opposti alla sospensione dei monopoli delle Big Pharma devono cambiare strada. Il Parlamento italiano ha già dato un’indicazione al Governo in questa direzione, ebbene è il momento di seguirla”.

Pare già una risposta la dichiarazione che Draghi ha rilasciato ieri: «I vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali».

 

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