Tra promozioni e avvicendamenti coinvolti Eleonora Santi, Michele Samoggia, Antonio Mirabella Philip Morris Italia ha…
Chi è Lara Comi, neo europarlamentare imputata per truffa all’Ue
Tra coloro che andranno a sostituire gli europarlamentari eletti c’è Lara Comi, imputata per truffa all’Ue
Sono dieci gli europarlamentari italiani eletti in Parlamento che, da Bruxelles traslocheranno a Roma. Tra questi troviamo personaggi illustri come il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il suo vice, Antonio Tajani e il fondatore di Azione, Carlo Calenda. Intanto si sfregano le mani i riservisti, che andranno a riempire le caselle nell’europarlamento.
I cambi a Bruxelles
Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo dei Conservatori europei, potrebbe restare a Bruxelles, mentre i leghisti Mara Bizzotto, Marco Dreosto e sbarcheranno a Roma e dovrebbero essere sostuiti da Paola Ghidoni e Matteo Gazzini. primi non eletti nella circoscrizione Nord Est. Annalisa Tardino, leghista eletta nel 2019 nella circoscrizione Isole e che, se optasse per Montecitorio, lascerebbe libera una casella per Igor Gelarda, primo dei non eletti nelle file del Carroccio e che oggi, però, milita nel movimento dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, ‘Sud chiama Nord’. Il M5s, invece, rientrerebbe di un seggio andato perso quando Eleonora Evi è passata ad Europa Verde. Ora che Evi è stata eletta a Montecitorio nelle fila della lista Alleanza Verdi e Sinistra, il seggio all’Europarlamento è destinato a Mariangela Danzi che, invece, è ancora nel Movimento. Per lo stesso principio anche il Pd guadagna un seggio dato che Calenda, in questi anni, ha lasciato il partito per fondare Azione. Al suo posto arriverà l’ex sindaco di Vicenza, Achille Variati. In sostituzione della democratica Bonafede ci sarà Beatrice Covassi perché Alessandra Nardini ha preferito mantenere il suo posto di assessore della Regione Toscana.
Chi è Lara Comi
A prendere il posto di Silvio Berlusconi, Antonio Tajani e Andrea Caroppo arrivano le ‘azzurre’ Alessandra Mussolini, Elisabetta De Blasis e Lara Comi.
Quest’ultima è, senza dubbio, il profilo più interessante perché, a dispetto della giovane età (39 anni), ha una lunga carriera politica alle spalle. Laureata in Economia all’università Cattolica di Milano, inizia nel 2002 come portavoce di Forza Italia a Saronno per, poi, diventare assistente di Mariastella Gelmini e, a soli 21 anni, coordinatrice di Forza Italia Giovani in Lombardia. Nel 2008 viene candidata alla Camera, ma non viene eletta. L’anno successivo, invece, entra per la prima volta all’Europarlamento con più di 60mila preferenze. In quell’occasione, fu membro della Delegazione per le relazioni con l’Afghanistan , della Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Messico, della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Nel 2012 è coordinatrice del Pdl in provincia di Varese, ma l’anno seguente rientra in Forza Italia. Ha alle spalle una condanna per diffamazione per delle accuse mosse, nel 2013, nei confronti di Roberto Soffritti, candidato di Rivoluzione Civile, il partito fondato all’epoca dal Antonio Ingroia. Nel 2014 viene rieletta con oltre 80mila preferenze e diventa vicepresidente del Pppe a Bruxelles. Cinque anni dopo, invece, non viene riconfermata e viene indagata, proprio poco prima delle elezioni Europee, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Mensa dei poveri”. Il processo rientra in uno dei filoni di indagine sulle tangenti in Lombardia che vedono come protagonista principale Nino Caianiello, esponente di punta di Forza Italia, a capo di un “sistema” di mazzette, appalti pilotati e finanziamenti illeciti nel quale sarebbe coinvolta anche l’azzurra Comi. Lei si è sempre professata innocente e, tre anni fa, chiese di non essere ripescata’ come europarlamentare proprio per potersi difendere dal processo. Nel 2019 ha trascorso un mese agli arresti domiciliari mentre, nel luglio del 2021, è stata rinviata a giudizio.