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Chi ha aderito e cosa farà “Azione”, il nuovo partito di Carlo Calenda

Carlo Calenda

Azione, il nuovo partito di Calenda improntato su “liberalismo sociale” e sul “popolarismo di Sturzo”. Consentita la doppia tessera. “Non vogliamo escludere ma al contrario tenere le porte ben aperte”.

“Ora basta! L’Italia è un grande Paese. Siamo l’ottava potenza mondiale, la seconda economia manifatturiera d’Europa, uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea e il luogo di nascita della cultura occidentale”. Comincia così sul suo sito il manifesto di “Azione”, il nuovo partito di Carlo Calenda improntato su “liberalismo sociale” e sul “popolarismo di Sturzo”.

AZIONE È UN LUOGO DI MOBILITAZIONE DELL’ITALIA CHE LAVORA; PRODUCE, STUDIA E FATICA

“Nessuna maledizione ci condanna a dover scegliere tra i disastri dei populisti e quelli dei sovranisti. AZIONE è il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica. L’Italia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti”, si legge sul sito del nuovo soggetto politico dell’ex piddino. Azione, ha chiarito Calenda “diventerà il pilastro di un grande Fronte Repubblicano e Democratico capace di ricacciare populisti e sovranisti ai margini del sistema politico”.

CHI HA ADERITO AL NUOVO PARTITO DI CALENDA

In un’intervista al Messaggero, Calenda ha elencato i principali sostenitori che il suo partito ha raccolto finora come Alberto Baban, ex presidente dei piccoli industriali, Walter Ricciardi, esperto di sanità, e Stefano Allevi che è un grande studioso dell’immigrazione. Ci saranno poi alcuni esponenti di Più Europa, come il generale Camporini e l’ex presidente della commissione Affari Costituzionali, Mazziotti.

CONSENTITA LA DOPPIA TESSERA

Nel manifesto, Calenda rilancia la sua idea di “Fronte Repubblicano e Democratico” contro “gli avversari della democrazia liberale”, un fronte che sia “capace di ricacciare populisti e sovranisti ai margini del sistema politico. Per questo consentiremo la doppia tessera. Non vogliamo escludere ma al contrario tenere le porte ben aperte. Il nostro obiettivo non è frammentare ulteriormente il sistema politico, ma lavorare per l’unità e il rinnovamento delle forze liberal democratiche”.

QUI IL MANIFESTO DI AZIONE

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