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Chi sono i consiglieri Csm di centrodestra che contestano Lo Voi

Da Isabella Bertolini a Felice Giuffrè, ecco i consiglieri che hanno chiesto l’apertura di una pratica in Csm nei confronti del procuratore di Roma al centro della contesa con il governo

I consiglieri laici del Consiglio Superiore della Magistratura di area centrodestra hanno chiesto l’apertura di una pratica in prima commissione per esaminare eventuali profili disciplinari a carico del Procuratore di Roma, Francesco Lo Voi. Al centro della contestazione vi sono le modalità e i tempi con cui è stata effettuata l’iscrizione nel registro delle notizie di reato dei vertici del governo, dalla premier Meloni al sottosegretario Mantovano, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Almasri.

Secondo i consiglieri, l’operato di Lo Voi non sarebbe conforme all’articolo 335 del codice di procedura penale, così come interpretato dalla riforma Cartabia e dalle Sezioni Unite della Cassazione. Inoltre, sarebbe in contrasto con la prassi adottata dalla Procura di Roma nel 2017. Giovedì prossimo potrebbe essere deliberata la trasmissione della questione alla prima Commissione, avviando così l’iter di valutazione.

I CONSIGLIERI DEL CSM FIRMATARI DEL DOCUMENTO

I consiglieri del Csm che hanno richiesto l’apertura della pratica nei confronti di Lo Voi sono Isabella Bertolini, Claudia Eccher, Daniela Bianchini, Enrico Aimi e Felice Giuffrè.

Isabella Bertolini, deputata con Forza Italia e Pdl ai tempi di Berlusconi

Nata a Modena nel 1963, laureata in Giurisprudenza, Isabella Bertolini è avvocato dal 1991 ed è stata eletta componente laico del Csm nel gennaio 2023 con 521 voti. La sua carriera politica è iniziata a livello locale, ricoprendo ruoli di consigliera comunale e regionale in Emilia-Romagna. Successivamente, è stata deputata per tre legislature (2001-2013), da Forza Italia al Pdl fino al gruppo Misto, ricoprendo incarichi di rilievo nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Dal 2008 al 2011 è stata consulente del Ministro per le Pari Opportunità per le tematiche legate all’immigrazione.

Claudia Eccher

Nata a Padova nel 1970, Claudia Eccher è avvocato cassazionista, specializzata in diritto civile, bancario, societario e fallimentare. Ha fondato nel 2007 lo studio legale Eccher & Partner a Trento. Ha ricoperto incarichi di rilievo, tra cui quello di consigliera di amministrazione di Italferr S.p.A. dal 2018 al 2023. È stata inoltre componente della Commissione dei Dodici, organo che si occupa dell’attuazione dello Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige.

Daniela Bianchini

Avvocato esperta in diritto di famiglia e minorile, Daniela Bianchini è fondatrice dello studio legale Bianchini Jesurum e docente a contratto presso l’Università Lumsa. È impegnata nella tutela dei minori e delle persone fragili, promuovendo progetti di educazione alla legalità nelle scuole. Ha collaborato con l’Ordine degli Avvocati di Roma in attività di formazione forense ed è autrice di numerose pubblicazioni giuridiche.

Enrico Aimi, in passato senatore con FI

Nato a Modena nel 1960, Enrico Aimi è avvocato penalista con esperienza nei processi in Corte d’Assise. È stato senatore nella XVIII legislatura e capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri. In precedenza, ha ricoperto per quattro mandati il ruolo di consigliere regionale in Emilia-Romagna, dove è stato anche vicepresidente dell’Assemblea Legislativa e della Commissione Cultura.

Felice Giuffrè, già presidente commissione paritetica nel governo Draghi

Nato a Catania nel 1970, Felice Giuffrè è professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Catania. Avvocato cassazionista dal 2004, ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali, tra cui quello di presidente della Commissione paritetica Stato-Regione Siciliana nel governo Draghi. Ha fatto parte di diverse associazioni giuridiche e comitati scientifici di riviste specializzate in diritto costituzionale e amministrativo. È stato eletto componente del CSM nel gennaio 2023 con 420 voti.

L’iter disciplinare nei confronti di Lo Voi è ancora alle fasi iniziali. Se giovedì il Csm dovesse deliberare la trasmissione della pratica alla prima Commissione, si aprirebbe una valutazione approfondita sulla legittimità dell’iscrizione nel registro delle notizie di reato dei membri del governo.

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