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Come e dove si tornerà a sciare

Dove Sciare

Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera, ma dove si potrà sciare a partire dal 15 febbraio?

Il Comitato tecnico scientifico (Cts) si è pronunciato e dal 15 febbraio potranno riaprire gli impianti sciistici, ma solo in zona gialla. Restano chiusi invece in zona arancione e rossa.

Cauto ottimismo per il governatore del Veneto, Luca Zaia: “È un bel segnale quello del Cts, un segnale doppio che, da un lato ci regala una grande tranquillità perché il via libera arriva direttamente dal mondo scientifico e, dall’altra parte, fornisce l’occasione per un rilancio della montagna in concomitanza coi mondiali di sci di domenica prossima, 7 febbraio, a Cortina. Ma il virus circola ancora e non va sottovalutato”.

LA PROPOSTA DELLE REGIONI

Le regioni avevano proposto di riaprire anche in fascia arancione, con l’utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2, e una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie, ma gli esperti hanno respinto la richiesta.

“È un primo importante riconoscimento per il mondo della montagna”, ha detto l’assessore lombardo al Turismo, Lara Magoni, che ha parlato di “boccata d’ossigeno per un settore che sta soffrendo una crisi senza precedenti”. E ha aggiunto: “Spero davvero che questa riapertura sia l’inizio di una nuova era, con la ripresa di un turismo fondamentale per la Lombardia. Sono convinta che la montagna debba essere centrale nel dibattito politico di rilancio del nostro Paese”.

SPOSTAMENTI TRA REGIONI

“Ora va tolto il divieto di circolazione tra le Regioni, abbiamo bisogno di sapere che si possa venire in montagna”. A dirlo è la presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef) Valeria Ghezzi in seguito alla notizia della riapertura degli impianti sciistici nelle zone gialle.

“Non voglio pensare che le imprese interrompano la cassa integrazione per i dipendenti – ha sottolineato Ghezzi – e poi venerdì prossimo ci dicano che non tolgono il divieto di spostamento. Abbiamo già subito tantissimi danni e decine di aziende sono in crisi di liquidità”.

Leggi anche: Restrizioni, Italia sempre più gialla. Cosa si può fare (e cosa ancora no)

IL FLASH MOB DEL SETTORE NEVE

Intanto, oggi, in tutte le principali stazioni sciistiche della Lombardia e italiane, si terrà un flash mob organizzato dagli operatori del settore neve, intitolato ‘Per chi suona la montagna’. L’obiettivo è di riportare l’attenzione su un altro settore particolarmente colpito dalla pandemia e che ha voglia di ricominciare.

“Operatori, appassionati, maestri di sci e autorità: tutti insieme per sostenere un patrimonio naturale, culturale, sportivo e turistico che merita di essere valorizzato dopo mesi di difficoltà”, ha concluso Magoni.

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