Intervento a tutto campo del presidente del Senato alla festa di Fratelli d'Italia a Lido…
L’autunno rosso di Beppe Conte (e Elly Schlein?)
L’autunno sognato dal Conte letto e interpretato dai suoi amici e ammiratori del Fatto Quotidiano potrebbe o dovrebbe essere lo sviluppo, l’epilogo e quant’altro dell’”estate militante” propostasi pubblicamente dalla segretaria del Pd
Altro che le polemiche o le attese sul futuro del centrodestra in Europa, ma più in particolare di Matteo Salvini deciso a rimanere con i suoi amici di Francia e Germania contestati invece dal reggente di Forza Italia Antonio Tajani. Polemiche o attese privilegiate nella cronaca politica da Repubblica col titolo sui “separati in casa” ma quanto meno premature mancando alle elezioni europee un anno lungo e difficile da trascorrere. Altro che la Giorgia Meloni fatta giocosamente correre da Emilio Giannelli, nella vignetta di prima pagina del Corriere della Sera, trascinandosi appresso l’aquilone della Confindustria dopo avere raccolto gli applausi e le speranze degli imprenditori. Che ne hanno apprezzato l’ottimismo e le visibilie, da no confondere naturalmente con quelle dell’amica ministra del Turismo Daniela Santanchè attesa domani al Senato per le informazioni sui guai, e annessi, delle sue aziende.
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La notizia del giorno, diciamo così, è quella di Giuseppe Conte, affiancato dalla solita Elly Schlein in un incontro promosso dai sindacati, che torna a travestirsi da Jean-Luc Melenchon, l’uomo più a sinistra d’oltr’Alpe soddisfattissimo delle rivolte esplose dalle sue parti, e attende che il fuoco di Francia contagi l’Italia. Dove -ha detto il fortunatamente ex presidente del Consiglio ma tuttora presidente di quel che è rimasto in Parlamento del Movimento 5 Stelle- “abbiamo un governo reazionario e della restaurazione” che “getta acqua sul fuoco” e “in modo consapevole sta preparando un incendio sociale”. Ripeto: consapevole.
Travolto dall’entusiasmo sino a inciamparvi, anche a costo di smentire il Conte rosso che almeno aveva cercato di attribuirne la responsabilità alla Meloni e compagnia, Il Fatto Quotidiano di un distratto Marco Travaglio si è fatto scappare questo titolo da giornali di destra: “Piazze e proteste. La sinistra vuole l’autunno rosso”. E naturalmente caldo, come si diceva una volta, ai tempi della cosiddetta Prima Repubblica, quando d’autunno si vedevano traballare e cadere governi e non solo foglie dagli alberi.
L’autunno sognato dal Conte letto e interpretato dai suoi amici e ammiratori del Fatto Quotidiano potrebbe o dovrebbe essere lo sviluppo, l’epilogo e quant’altro dell’”estate militante” propostasi pubblicamente dalla segretaria del Pd, non a caso impegnata nell’incontro cui ha partecipato con l’ex presidente del Consiglio a prendere appunti, lanciare occhiate al vicino e sorridere poi ai fotografi. Una bella miscela, a dir poco, di speranze, propositi, disegni e….disordini.
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L’”incendio sociale” che “prevede Conte”, stando al richiamo in prima pagina di un articolo di Emanuele Buzzi sul Corriere, starebbe procurando “dubbi nel Pd”. Dove il movimentismo della Schlein aveva già provocato un certo allarme anche nella versione quasi clandestina dell’incontro con Conte e Fratoianni in un bar di Campobasso alla vigilia delle elezioni regionali in Molise conseguentemente stravinte dal centrodestra.