Parte sabato la due giorni di Pontida con le iniziative dedicate ai giovani. Domenica l'evento…
Cosa avrebbe fatto Napolitano sulle tensioni Italia-Germania?
Nel giorno dei funerali di Stato, chissà Napolitano come si sarebbe comportato di fronte alle tensioni tra Meloni e Scholz. I Graffi di Damato
Nel giorno del funerale di Stato dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma anche dell’“alta tensione” con la Germania, o della “marcia su Berlino” attribuita dalla Verità a Giorgia Meloni per avere scritto al cancelliere tedesco Olaf Scholz una lettera di protesta contro i finanziamenti alle navi battenti la sua bandiera e specializzate nel soccorso ai migranti da trasportare sulle coste italiane, mi chiedo che cosa avrebbe fatto al Quirinale, se gli fosse toccato di starvi, il compianto capo dello Stato.
NAPOLITANO AVREBBE DISSENTITO O CONDIVISO LA PROTESTA DELLA MELONI?
Avrebbe chiamato telefonicamente o convocato fisicamente sul Colle la presidente del Consiglio per dissentire, non avendo potuto impedirle di scrivere quella lettera nella versione effettiva o in quella immaginata nelle vignette, per esempio, di Stefano Rolli sul Secolo XIX o di Makkox sul Foglio? Avrebbe telefonato, magari alla presenza della stessa premier, al cancelliere e al presidente della Repubblica tedesca per scusarsi con entrambi? O avrebbe condiviso la sostanza della protesta della Meloni non condividendone però la forma per le distorsioni mediatiche e politiche cui si prestava a livello interno e ancor più internazionale?
Chissà. E’ un mistero che il povero Napolitano, chiuso in quel maledetto feretro, si è portato appresso morendo peraltro prima ancora che la premier avesse assunto la sua iniziativa epistolare. Che, fra le varie reazioni, commenti, analisi, interpretazioni e quant’altro, si è guadagnata anche quella di essere nata dalla velenosa e neppure tanto nascosta concorrenza a destra che la presidente del Consiglio subisce ogni giorno, e ogni notte, dal vice presidente leghista Matteo Salvini e compagni di partito, graduati e non.
Leggi anche: Migranti, cosa accade in Germania e perché Scholz è in difficoltà
P.S. – Sempre a proposito dei funerali odierni di Stato a Giorgio Napolitano mi permetto di segnalare l’ossessione vignettistica del solito Fatto Quotidiano. Che, chiudendo una serie di abbinamenti fra le agonie dello stesso Napolitano in una clinica romana e del boss mafioso Matteo Messina Denaro nel reparto penitenziario di un ospedale dell’Aquila, ha oggi accomunati bare e funerali soprapponendoli. L’autore della vignetta è il solito Mario Natangelo, ostinato – al pari di chi ne riceve e pubblica la produzione, magari su commissione specifica – nel considerarsi spiritoso, e magari anche artista.