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Cosa c’entrano i giovani dei call center coi vaccini? E cosa offrono al governo?

Call Center Vaccini

Il presidente di Assocontact: “La somministrazione dei vaccini procede a rilento, abbiamo 120mila operatori dei call center già pronti”

“Siamo pronti ad aiutare il Governo Draghi mettendo a disposizione la nostra rete di 120mila operatori in tutta Italia, al fine di implementare rapidamente ogni soluzione utile a vaccinare gli italiani”. Assocontact, associazione che raccoglie 65 aziende italiane del settore call center, scende in campo e si rivolge direttamente al neo presidente del Consiglio, Mario Draghi, ritenendo che “sul piano vaccinazioni occorra fare presto e meglio”.

SUI VACCINI CALL CENTER IN SOCCORSO DEL GOVERNO

Assocontact si dice pronta ad offrire al Governo una rete capillare di call e contact center già attivi in tutte le regioni italiane, da Nord a Sud, disponibili a dare una mano alla più grande e complessa campagna vaccinale della storia. “È tempo di accelerare ed il coinvolgimento dei call e contact center può essere una carta importante, non solo per i processi (in parte già attivi) di prenotazione delle vaccinazioni, quanto per attivare un sistema integrato di comunicazione istituzionale basato sulla “personalizzazione di massa”, ossia su una relazione accurata e tempestiva in grado di dare informazioni circostanziate e personalizzate per facilitare la comprensione, l’adesione, la prenotazione e la gestione della propria vaccinazione, peculiari proprio della rete dei call e contact center” spiega il Presidente di Assocontact, Lelio Borgherese.

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Le aziende che operano in questo settore possono, secondo quanto sostiene Assocontact, offrire le proprie infrastrutture, le tecnologie e il know how delle proprie persone che costituiscono un sistema già in essere su tutto il territorio nazionale, immediatamente pronto all’uso e perfettamente in grado di rappresentare uno strumento di primo contatto informativo per il cittadino.

“Siamo tutti disorientati – prosegue Borgherese – ed abbiamo bisogno di informazioni, rassicurazioni e chiarezza. Noi ci siamo e mettiamo da subito il nostro know how a disposizione delle istituzioni”. In questi che sono i primi passi del nuovo Governo Draghi, viste le possibili modifiche a modalità, tempistiche e obiettivi del piano vaccinale, ecco che la proposta di Assocontact torna di scottante attualità.

Sempre Assocontact fa notare come, tra gli obiettivi dell’attuale piano vaccinale – attuati soltanto in minima parte – si faccia riferimento a un “sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione” che, però procede ancora troppo lentamente. Attualmente in Italia si registrano, infatti, picchi di 80.000 vaccini al giorno, con una media quotidiana di 50.000 somministrazioni. Per raggiungere l’obiettivo del 70% degli italiani, andrebbero dunque vaccinate circa 110.000 persone al giorno. Ci sono 293 centri vaccinali attualmente sparsi in 20 regioni, che significa che ciascun centro dovrebbe fare una media di 375 vaccinazioni al giorno. Per evitare scene già viste di file e polemiche, occorre pianificare e prenotare le vaccinazioni.

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“In questo scenario, call e contact center possono diventare una cabina di regia di coordinamento, che distribuisca automaticamente le chiamate, in collegamento con le Asl e le autorità sanitarie. Ma non solo: call e contact center potrebbero offrire assistenza informativa e psicologica, azioni di persuasione e di contatto con il cittadino, operare un primo triage telefonico, creare script, alberature e algoritmi per raccogliere informazioni ed erogarle, in modo uniforme, su tutti i canali di contatto”. Se l’obiettivo di una campagna vaccinale è raggiungere (quasi) tutti, in una comunità disomogenea come quella italiana è evidente che il buon esito di una campagna di comunicazione dipende dalla capacità di adattarsi al contesto, di stabilire empatia con il target, di prospettare le esigenze con una chiave di lettura comprensibile e positiva per la popolazione.

“L’augurio, quindi, è quello che si possa aprire velocemente un canale diretto di comunicazione con il Governo Draghi, affinché questa rete di operatori professionali rientri presto nei piani di intervento e sostegno alla cittadinanza, che l’esecutivo metterà in atto per contrastare – in maniera sempre più efficace e speriamo definitiva – la pandemia da Covid-19”, conclude Borgherese.

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