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Covid: tornano mascherine e smart working?

Mascherine Aereo

Cosa si legge in una circolare del Ministero della Salute su mascherine e smart working 

Salgono i contagi da Covid-19. La riapertura delle scuole, la mancanza di obbligo di mascherine e i primi freddi hanno fatto schizzare il numero dei contagi da Coronavirus.

Si ritornerà alle mascherine e allo smart working? Ecco la circolare del Ministero.

L’aumento dei casi Covid

Partiamo dai numeri. L’11 ottobre i nuovi casi di Covid-19 sono saliti a 65.925. Lo stesso giorno di una settimana fa i casi Covid-19 erano stati 58.885, ovvero il 12,0% in meno. Negli ultimi 7 giorni (5-11 ottobre) ci sono stati 293.924 casi, in crescita del 20,8% rispetto alla settimana precedente (28 settembre-4 ottobre).

La bozza di circolare del Ministero della Salute

Numeri che preoccupano il Ministero della Salute, che già il 30 settembre, aveva preparato una bozza di circolare dal titolo “Indicazioni per la gestione dell’epidemia SARS-CoV-2 nella stagione autunno inverno 2022-2023”, con le indicazioni per contenere, ancora una volta, i contagi.

Le regole per i luoghi di lavoro.

Nella bozza di documento si ricorda che “in Italia è ancora in vigore l’uso obbligatorio di mascherine nelle strutture sanitarie e di assistenza a lungo termine, secondo quanto disposto con ordinanza del ministro della Salute del 29 settembre 2022”.

Ma potrebbero tornare anche in altri luoghi. Secondo la circolare, scrive Il Fatto Quotidiano, l’uso delle mascherine in luoghi chiusi “potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sull’assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali”.

L’opzione smart working

Sempre con l’obiettivo di prevenire l’aumento dei contagi, “nel caso di un sensibile peggioramento dell’epidemia, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”.

Ove si lavori in presenza, il documento raccomanda di “garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori”.

Quali pericoli?

“Il futuro della pandemia da Sars-Cov-2 non dipende solo da nuove varianti che possono emergere e sostituire quelle precedentemente circolanti – spiega la circolare – ma anche dai comportamenti e dallo stato immunitario della popolazione”.

Bozza che (al momento) non viene pubblicata

Il documento resta una bozza, che non verrà pubblicata. Al momento “prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60″.

La palla passa al nuovo Governo.

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