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Da Alemanno a Vendola, la politica tra vintage e déjà-vu

Alemanno Vendola

Alemanno e Vendola sono solo gli ultimi esponenti politici protagonisti in altre epoche e che stanno tornando alla ribalta nazionale

Diciotto anni fa, anno 2005: Gianni Alemanno e Letizia Moratti erano al governo (il Berlusconi II e III) rispettivamente ministri dell’Agricoltura e dell’Istruzione. Il sindaco di Milano era Gabriele Albertini, a Reggio Calabria era Giuseppe Scopelliti. Tra i governatori spiccavano le figure di Roberto Formigoni in Lombardia, Nichi Vendola in Puglia e Totò Cuffaro in Sicilia.

Stiamo parlando di esponenti politici che, da destra e sinistra, hanno segnato un’epoca, catalizzatori di consensi. Dopo vari percorsi personali, politici e per alcuni di loro anche dopo importanti vicissitudini giudiziarie, si stanno riaffacciando – chi più chi meno – nella politica nazionale. Da ultimo Gianni Alemanno e Nichi Vendola.

DA ALEMANNO SFIDA APERTA A GIORGIA MELONI

L’ex sindaco di Roma torna in politica e a 65 anni con la sua nuova creatura, tenta la sfida a destra. Senza fare sconti a Giorgia Meloni, anzi. Il suo movimento si chiama ‘Indipendenza!’ e, come simbolo, ha un cerchio con sfondo blu e il nome scritto in bianco e con il tricolore. Un’avventura politica che parte accanto all’esperienza dei servizi sociali, a cui Alemanno è stato appena ammesso, per scontare la pena di un anno e 10 mesi per l’inchiesta romana di ‘Mondo di mezzo’. Politicamente, suoi compagni di viaggio saranno altri storici ex: da Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound a Massimo Arlechino, che fu l’ideatore del simbolo di Alleanza Nazionale fino a Fabio Granata e Marcello Taglialatela, entrambi con un passato in Alleanza nazionale. E chissà che insieme possano scendere in campo e ‘contarsi’, per la prima volta, alle elezioni europee del 2024. Nel frattempo obiettivo dichiarato degli ‘indipendentisti’ è “superare i vecchi schemi di destra e di sinistra”, ma con la consapevolezza che bisogna prendere posizione. Per questo scelgono la vicinanza al mondo cattolico e la distanza da europeismo e atlantismo.

IL RITORNO DI VENDOLA CHE NON SI CANDIDA, PER ORA…

“Ritorno attivo alla politica ma non mi candido a niente” queste le prime parole di Nichi Vendola, eletto oggi per acclamazione presidente di Sinistra Italiana. L’ex governatore ha scelto di non misurarsi con le istituzioni “fino a quando non avrà risolto nel modo migliore, e certamente sarà così, una vicenda giudiziaria che lo riguarda” ha spiegato il segretario (confermato) di SI Nicola Fratoianni, il quale aggiunge “questo non vuol dire non fare politica, non dire la propria. Vendola è una grande risorsa della sinistra di questo Paese, il fatto che abbia accettato di dare una mano attivamente nel partito per me è una bellissima notizia”.

CUFFARO E FORMIGONI FANNO GOLA AI PARTITI DI CENTRO

L’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, dopo aver scontato la pena per favoreggiamento verso persone appartenenti a Cosa nostra, è tornato alla ribalta della politica nel ruolo di segretario della Democrazia cristiana nuova, riuscendo anche a far eleggere propri candidati alle ultime regionali in Sicilia. Alle prossime europee i voti che porta in dote potrebbero essere determinanti nel collegio delle Isole per far scattare un seggio. Per questo, dopo che Forza Italia gli ha momentaneamente sbarrato le porte, sembra sia tornato a dialogare con Matteo Renzi.

Per quanto riguarda Roberto Formigoni, l’ex governatore della Regione Lombardia ha finito di scontare la condanna per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele. Adesso il Tribunale di Sorveglianza di Milano dovrà dichiarare formalmente l’estinzione della pena e per cancellare le pene accessorie, come l’interdizione dai pubblici uffici che non permette una candidatura alle elezioni, Formigoni dovrà poi chiedere la riabilitazione, come fece l’ex premier Silvio Berlusconi. Anche perché continuano a circolare voci proprio di una sua candidatura alle prossime elezioni europee di giugno: “Ho molto tempo per decidere” ha detto Formigoni che ha avuto già delle interlocuzioni con Forza Italia e Fratelli d’Italia.

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