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Da Roma auf wiedersehen all’Autorità antiriciclaggio europea

Antiriciclaggio

Bruxelles sceglie Francoforte come sede dell’AMLA, la nuova autorità europea antiriciclaggio

Bastone e carota per il governo italiano da Bruxelles. L’Europarlamento ha dato il primo via libera alla nomina di Carlo Alberto Manfredi Selvaggi come giudice italiano alla Corte dei conti Ue, proposto dall’esecutivo Meloni tra le proteste delle opposizioni e per la gioia del ministro Fitto.

Sonora sconfitta invece per Roma e per le velleità del governo nazionale su un altro fronte e cioè sulla candidatura della capitale quale sede della nuova autorità europea incaricata della lotta contro il riciclaggio (nota con l’acronimo inglese AMLA). La sede della nuova istituzione comunitaria sarà Francoforte.

“La decisione – spiega il Sole24Ore – è stata presa a Bruxelles dopo una lunga e innovativa procedura che ha avuto come protagonisti il Consiglio e il Parlamento. (…) Il testo legislativo che sancisce la nascita dell’AMLA ha richiesto due anni di negoziato tra il Parlamento e il Consiglio (…) . I Paesi membri si sono riuniti a livello diplomatico e hanno optato con un voto per scegliere Francoforte quale sede dell’AMLA. Successivamente si sono riuniti con un gruppo di deputati, in rappresentanza dei gruppi politici che siedono al Parlamento. Il secondo voto ha confermato la scelta della città tedesca”.

Francoforte ha ottenuto 28 voti su 54. Le altre città in lizza erano Parigi, Roma, Madrid, Dublino, Riga, Vienna, Vilnius, e Bruxelles. Gli altri voti dovrebbero essere stati così ripartiti: 16 a Madrid, sei a Parigi e quattro a Roma.

COS’È L’AMLA, LA NUOVA AUTORITA’ ANTIRICICLAGGIO DELL’UE

L’AMLA è l’Autorità europea deputata a supervisionare il rispetto della normativa antiriciclaggio europea. Inoltre, l’AMLA coordinerà le unità di informazione finanziaria negli Stati membri. L’Autorità ha poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario.

La nuova istituzione avrà circa 400 dipendenti e inizierà a lavorare a metà del 2025. L’AMLA deve permettere il coordinamento tra le autorità nazionali nella lotta al riciclaggio. Tuttavia, nei casi più seri potrà anche imporre direttamente multe finanziarie.

 QUANTO (NON) SI E’ SPESO IL GOVERNO ITALIANO A SOSTEGNO DI ROMA

A fare da sponsor per la candidatura della Capitale, insieme al sindaco Gualtieri, si erano spesi la premier Giorgia Meloni, il ministro degli esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta e Bruna Szego, Capo dell’unità di supervisione e normativa antiriciclaggio della Banca d’Italia. Il Fatto quotidiano scrive che “la presentazione di Roma all’audizione congiunta tra Pe e Consiglio a fine gennaio era apparsa convincente, con anche un buon valore economico associato all’offerta (27 milioni per i primi otto anni)”. Proprio con riferimento a quella audizione, La Stampa ricorda invece che a rappresentare l’Italia non c’era il ministro Giancarlo Giorgetti, ma il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, mentre per Germania, Spagna e Francia erano presenti i ministri delle Finanze.

Considerazioni e congetture che ormai lasciano il tempo che trovano.

Leggi anche: Chi è il magistrato scelto (tra le polemiche) da Fitto per la Corte dei Conti Ue

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