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Debito, crescita e Pnrr, le considerazioni del governatore di Bankitalia

“Liberiamo l’Italia dal fardello del debito” questi alcuni dei moniti di Fabio Panetta, governatore di Bankitalia, nelle considerazioni finali
Debito come una zavorra, prudenza fiscale, crescita, concorrenza ineludibile, Pnrr. Sono solo alcuni dei concetti espressi e dei messaggi lanciati dal governatore di Bankitalia nelle sue considerazioni finali. Fabio Panetta inoltre ha auspicato che l’Unione europea agisca unita su ambiente, difesa, immigrazione, formazione e ha esortato l’Italia a concorrere al progresso dell’Europa, guardando al futuro con fiducia e ottimismo.
PANETTA, L’ITALIA CONTI IN EUROPEA E CON LEI NEL MONDO
“L’agenda è chiara, e può essere realizzata. E va realizzata per tornare a crescere e per contare in Europa, e con l’Europa contare nel mondo” ha detto il governatore della Banca d’Italia riferendosi, nelle considerazioni finali, alle sfide globali che impongono di rafforzare la capacità di azione comune, unico modo “per superare l’attuale fase di appannamento”. Secondo Panetta, “l’avanzamento dell’integrazione europea è la risposta ai mutati equilibri geopolitici e al rischio di irrilevanza cui i singoli Stati membri sarebbero altrimenti condannati dalla cruda aritmetica dei numeri”.
“L’Italia – ha aggiunto – ha concorso a fondare l’Unione europea: ora può e deve concorrere al suo progresso. È con la forza di questa prospettiva che dobbiamo guardare con fiducia al futuro”. “Non riesco a credere che un Paese con la nostra storia, le nostre risorse, le nostre potenzialità, che insieme agli altri Stati membri ha saputo creare una comunità che ha garantito sviluppo, benessere e convivenza pacifica a milioni di europei, non possa oggi superare difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti, su cui tutti concordiamo” ha sottolineato il governatore.
PANETTA: ITALIA NON CONDANNATA A STAGNAZIONE, MA NO A ILLUSIONI
“Non siamo condannati alla stagnazione. La ripresa registrata dopo la crisi pandemica è stata superiore alle previsioni e a quella delle altre grandi economie dell’area”. Questo un altro passaggio delle considerazioni finali di Panetta, secondo il quale alcuni indicatori “sembrano oggi dirci che un’inversione di tendenza è possibile”. Il governatore avverte però che “non dobbiamo farci illusioni: la nostra economia soffre ancora di problemi gravi, alcuni radicati e di difficile soluzione” e cita in primis il ritardo economico del Sud e l’elevato debito pubblico, “questioni ineludibili per la politica economica”.
“ARDUO MA CRUCIALE USARE AL MEGLIO IL PNRR”
Utilizzare al meglio i fondi del Pnrr in tempi contenuti “è arduo per le amministrazioni. Ma è cruciale per risollevare la crescita potenziale dell’economia” ha affermato. Il Pnrr “impegna l’Italia ad attuare riforme e fornisce cospicue risorse per l’ammodernamento del sistema produttivo e della P.a: secondo nostre elaborazioni, 16 miliardi per la digitalizzazione, 19 per la ricerca e l’innovazione, 33 per le infrastrutture di trasporto e 17 per gli investimenti delle imprese”. “La piena attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal Pnrr – ha puntualizzato Panetta – oltre a innalzare il prodotto di oltre di 2 punti percentuali nel breve termine, avrebbe effetti duraturi sulla crescita dovuti a incrementi di produttività stimabili tra 3 e 6 punti percentuali in un decennio”.
PANETTA: CALO DEMOGRAFICO PESA SUL LAVORO, SERVONO IMMIGRATI
Per il governatore di Bankitalia, decisi aumenti dei tassi di occupazione “potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati. E’ inoltre possibile che un sostegno all’ occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat”.
Secondo Panetta il flusso “occorrerà gestirlo, in coordinamento con gli altri paesi europei” e “rafforzando le misure di integrazione”. C’è poi il tema giovani: “molti hanno cercato migliori prospettive di lavoro all’estero”, 525mila tra il 2008 e il 2022, e “l’esodo indebolisce la dotazione di capitale umano del nostro paese”.
“INTELLIGENZA ARTIFICIALE POSITIVA PER IL LAVORO, MA TAGLIA ANCHE POSTI”
L’Intelligenza artificiale avrà un impatto per due lavoratori italiani su tre, circa 17 milioni di persone, con effetti positivi su “produttività e opportunità” di lavoro ma per una minoranza di loro, specie in alcuni settori “le occasioni di impiego potrebbero ridursi”. Per il governatore di Banca d’Italia “nella fase di transizione servirà accompagnare i lavoratori nella riqualificazione professionale o facilitarne il ricollocamento in altre attività”. L’impatto sarà maggiore nei servizi (specie in quelli di comunicazione e finanziari) e basso per il comparto agricolo e la metà dell’industria.
PANETTA: DEBITO E’ ZAVORRA, SERVE PRUDENZA FISCALE E CRESCITA
Panetta ha lanciato poi l’allarme sul debito pubblico italiano, “una tale zavorra che ci costringe ogni anno a impegnare considerevoli risorse pubbliche per pagare interessi, sottraendole all’innovazione e allo sviluppo”. Secondo il governatore “potremo liberarci del fardello del debito soltanto coniugando prudenza fiscale e crescita”. Per affrontare il problema del debito serve “un piano credibile volto a stimolare la crescita e la produttività, e nel contempo realizzare un graduale e costante miglioramento dei conti pubblici”. Bisognerà portare il debito/Pil “su una traiettoria stabilmente discendente”.
Aumentare la concorrenza in Italia. rimuovendo i vincoli che “in molti settori creano rendite di posizione”, è una delle “questioni ineludibili” al pari del debito pubblico e del ritardo economico del Mezzogiorno. “Dobbiamo aprire l’economia alla concorrenza – ha aggiunto – e offrire a tutti l’opportunità di valorizzare i propri talenti”. Anche a livello europeo, specie nel settore tecnologico, occorre “un ambiente regolamentare che favorisca le iniziative imprenditoriali innovative, tenendo conto che in taluni settori la concorrenza opera a livello mondiale, e non europeo o nazionale”.
“FASE DI APPANNAMENTO UE, RISPOSTA SIA COMUNE”
Poi l’esortazione ai paesi Ue, che devono dare “una risposta comune” sui grandi temi quali la difesa, l’immigrazione, l’ambiente, la formazione e rafforzare “la capacità di azione” per evitare di andare in ordine sparso con “duplicazioni di spesa”. Per Panetta solo così si potrà “superare l’attuale fase di appannamento” dell’Unione. Anche per questo occorre “un bilancio europeo” centrale, un mercato dei capitali integrato e il completamento dell’Unione bancaria completando così l’architettura economica europea.
PANETTA: VERSO TAGLI BASSI, AZIONE BCE SIA TEMPESTIVA
Per l’area euro nei prossimi mesi “si profila un allentamento delle condizioni monetarie”, nel quale “bisognerà considerare che un’azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un’azione tardiva e precipitosa”. Panetta ha poi concluso che una “graduale” riduzione dell’attivo Bce – come i bond acquistati – “è certamente appropriata” ma “è fondamentale non interferisca con l’orientamento della politica monetaria” e che avvenga “evitando carenze di liquidità nel sistema o episodi di frammentazione nella trasmissione degli impulsi monetari”.
Infine il suo appello alle banche a “non abbassare la guardia”. Nelle considerazioni finali Panetta ha rilevato che “non possiamo farci cogliere impreparati da tensioni che potrebbero emergere in futuro” ricordando come la vigilanza, ad aprile, abbia chiesto alle banche di costituire una riserva di capitale macroprudenziale. Il governatore ha invitato poi le banche a “riconoscere le perdite attese” sui crediti che saliranno nel prossimo biennio e a tenere sotto controllo la liquidità visto anche “il rialzo del costo della raccolta”.